Riviera Romagnola, Salento e Ibiza hanno stretto un patto sul turismo. Le tre regine della nightlife mediterranea uniscono le forze per condividere le esperienze sviluppate nel settore dell’intrattenimento e della vita notturna, anche in termini di sicurezza, controllo e divertimento responsabile. E a Ibizia le tre mete chiave del divertimento firmano un patto per la costruzione di una piattaforma di confronto permanente tra i rispettivi modelli di intrattenimento, che conduca anche alla realizzazione di pacchetti coordinati e integrati. Con attenzione particolare ai flussi provenienti dai paesi asiatici.
Primo step del progetto è la creazione di un Protocollo in cui ricondurre progetti e iniziative comuni sotto il coordinamento di Silb, l’Associazione italiana imprese da intrattenimento da ballo e spettacolo aderente a Fipe-Confturismo. Nelle intenzioni si tratta di un documento da sottoporre alle istituzioni europee, che riconoscano il valore aggiunto prodotto dal settore della vita notturna e dell’intrattenimento per l’economia del turismo di tutto il continente. “C’è un’Italia che investe nel turismo, che è consapevole dell’importanza dell’economia dell’intrattenimento all’interno delle proposte turistiche – afferma Andrea Gnassi, sindaco di Rimini – Ogni anno in Europa arrivano circa 560 milioni di stranieri che trascorrono più del 50 per cento del loro tempo in aree costiere. Ecco perché è importante studiare pacchetti in grado di coniugare il tempo libero trascorso in spiaggia e la nightlife. Una triangolazione mediterranea – aggiunge Gnassi è oggi più che mai fondamentale per proporre ai nuovi mercati, in particolare quelli asiatici, prodotti integrati, attraenti e con collegamenti mirati, anche attraverso vettori lowcost”.