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Idea anticrisi in Grecia: ricostruire il Colosso di RodiERT

La paura della crisi è più forte di quella dell’ira degli Dei e così in Grecia si pensa di ricostruire il Colosso di Rodi per trovare nelle entrare turistiche supplementari che siffatta meraviglia assicurerebbe, la soluzione ai mali della sua disastrata economia.

La notizia arriva dalle colonne inglesi del Telegraph che spiega che la ricostruzione del Colosso, una delle sette meraviglie del mondo distrutta oltre 2mila anni fa da un terremoto, è nei piani del gruppo di architetti che l’hanno ideata e durerà quattro anni. Costerà 250 milioni di euro e, a differenza di quello originale che era quasi 5 volte più piccolo, sarà alto 135 metri, ossia una volta e mezzo la Statua della Libertà. La pelle della statua sarà costruita in pannelli solari e, secondo i promotori dell’iniziativa, genererà introiti annui per 35 milioni di euro. “Noi vogliamo mostrare che la Grecia può tornare indietro sul suo cammino, che ha il potere e la gente per farlo, e che l’economia può riprendersi”, ha spiegato l’architetto Aris A. Pallas, aggiungendo che non si tratterà di una replica dell’antico colosso. “Vogliamo far rivivere il simbolismo, mettere assieme le risorse umane e finanziarie da tutto il mondo e farne un emblema della globalizzazione facendo rivivere il significato storico e culturale tradizionalmente assegnato al Colosso di Rodi”.

Quella che fu definita una delle sette meraviglie del mondo, si specchiò nelle acque dell’Egeo per soli 50 anni. Fu abbattuto dal terremoto del 226 e gli abitanti dell’isola greca seppero resistere poi a offerte e progetti per la sua ricostruzione, intimoriti dall’ira degli dei, cui l’Oracolo di Delfi attribuiva terremoto e relativo crollo dell’idolo in ferro e bronzo.

Nell’era moderna, una conoscenza del Colosso cdi Rodi che andasse oltre i libri di storia fu possibile grazie al film di Sergio Leone che nel 1961, dopo essersi cimentato con gli Ultimi giorni di Pompei, si ripropose con la storia e il destino del gigante eretto a difesa dell’isola.

Oggi l’antica paura greca è vinta dalla ragion di Stato, quella di una economia alla disperata ricerca di soluzioni. Secondo le analisi, un attrattore del calibro del Colosso di Rodi, con il suo museo, produrrebbe turismo tutto l’anno, con introiti pari a due miliardi di euro l’anno e i ricavi per 35 milioni previsti dagli ideatori del progetto. Nessuna idea ancora per il finanziamento dell’opera, o meglio, tante ipotesi, dallo sponsor privato al crowdfunding.