Idee per Viaggiare è il primo Tour Operator italiano a cogliere l’invito di Legambiente nella campagna di sensibilizzazione di viaggiatori e turisti sulle IAS (Invasive Alien Species), ovvero la terza causa di perdita di biodiversità al mondo che in Europa si stima rappresenti costi per circa 30 miliardi di euro all’anno.
È anche stata prevista la partecipazione di Legambiente ad alcuni selezionati eventi tra i tanti realizzati da Idee per Viaggiare ogni anno, insieme ad un’attività di sensibilizzazione online, in particolare sui canali social di Idee per Viaggiare, premiati ripetutamente negli ultimi anni, che vantano oltre 300.000 follower.
Viaggi e turismo in generale, rappresentano uno dei principali veicoli per la diffusione di specie aliene invasive – animali, vegetali e semi – trasportate dall’uomo in modo volontario o anche accidentale al di fuori della loro area d’origine, che possono diffondersi in zone diverse in maniera rapida e causando gravi danni alle specie e agli ecosistemi originari di quel luogo, con possibili danni economici e problemi sanitari.
“Abbiamo accettato con entusiasmo e convinzione l’invito di Legambiente ad aderire al progetto Life ASAP per dare il nostro contributo alla conoscenza di questo problema – dichiara Danilo Curzi, Ceo di Idee per Viaggiare -. Questa collaborazione, che conferma il nostro impegno sul fronte della Corporate Social Responsibility, si propone di informare adeguatamente i nostri viaggiatori sui rischi della diffusione delle specie aliene invasive che oltre a rappresentare una minaccia per la biodiversità e per il funzionamento degli ecosistemi possono creare seri danni alla salute umana e alla nostra economia”.
“Con circa 650 milioni di turisti che ogni anno viaggiano nel mondo – dichiara Stefano Di Marco coordinatore del progetto LIFE ASAP per Legambiente – le possibilità di veicolare specie esotiche invasive sono molto elevate. In maniera volontaria o anche inconsapevole, i viaggiatori possono trasportare semi o piante potenzialmente invasive. Possono tornare a casa con frutta esotica e altri materiali vegetali in grado di veicolare con sé insetti potenzialmente invasivi che possono creare seri problemi alla nostra agricoltura. Possono anche trasportare parassiti e virus da un paese all’altro. Per questo c’è bisogno di una capillare azione di informazione e sensibilizzazione sia nei confronti degli operatori del turismo che dei viaggiatori”.