Con una lettera del Ceo Steve Kaufer, Tripadvisor mette in guardia i proprietari di strutture alberghiere e ristoranti dalle società che promettono di migliorare la classifiche del “Gufo” postando recensioni fasulle.

E offre loro uno strumento per poter segnalare i tentativi fraudolenti di queste società,  inserendo la funzionalità nel Centro per i proprietari di TripAdvisor. Nel pannello ora si può selezionare la voce “Segnalate la pubblicità fraudolenta” per denunciare un tentativo di frode. Inoltre, è possibile segnalare una circostanza simile anche inviando un’e-mail all’indirizzo fightfraud@tripadvisor.com.

In una nota stampa Tripadvisor spiega: “Prendiamo davvero sul serio questo problema e vogliamo affrontarlo in collaborazione con l’intero settore, che sappiamo condivide con noi il desiderio di operare in modo corretto e ad armi pari. Per questo motivo stiamo contattando i proprietari di strutture in tutto il mondo per metterli a conoscenza delle azioni che TripAdvisor intraprende per contrastare queste società di ottimizzazione e questi individui. Allo stesso tempo stiamo invitando i proprietari di strutture che sono stati contattati a segnalarcelo per supportarci nella nostra battaglia contro coloro che provano a manipolare i contenuti dei siti di recensioni danneggiando la reputazione del nostro settore”.

Nella lettera, che alleghiamo qui in pdf, Steve Kaufer scrive, fra le altre cose: “Siamo consapevoli che alcune persone, presentandosi spesso come dipendenti di normali imprese, contattano i proprietari delle strutture nel tentativo di richiedere denaro. Tali soggetti promettono di poter manipolare le classifiche di TripAdvisor e di altre piattaforme di recensioni online tramite l’invio di recensioni positive e la rimozione di quelle negative. Qualcuno si spinge persino oltre, dichiarando di intrattenere una partnership diretta con TripAdvisor. Questi gruppi sono conosciuti come “società di ottimizzazione” e le pratiche da esse utilizzate entrano in netta contrapposizione con lo spirito e con i termini di utilizzo del nostro portale, sono immorali e spesso illegali. Riteniamo che queste società di ottimizzazione rappresentino un rischio per i milioni di imprese del settore turistico in tutto il mondo che conducono la loro attività in modo legittimo e onesto.”

“TripAdvisor – continua Kaufer – intraprenderà le più rigide azioni possibili contro tali società e contro qualsiasi struttura che, collaborando con queste aziende, tenti di alterare i contenuti disponibili su TripAdvisor. Il nostro team di indagine utilizza tecniche e strumenti di investigazione avanzati, simili a quelli utilizzati nei settori bancario e finanziario, per individuare l’attività delle società di ottimizzazione
di tutto il mondo. TripAdvisor applica una politica di tolleranza zero verso le frodi.
Solo nel 2015 abbiamo identificato, indagato e cessato l’attività di oltre 30 siti di ottimizzazione e continueremo a perseguire tali società finché rappresentano un rischio per la nostra community.
Il nostro impegno è incessante perché sappiamo che, come noi, molti proprietari di strutture turistiche desiderano un sistema autentico, che consenta di lavorare in modo equo e giusto. Sappiamo anche che, con il suo aiuto, possiamo diventare  ancora più efficienti nel fermare queste attività. Ed è qui che chiediamo la
sua collaborazione. Se è stato contattato da società che le offrono l’opportunità di scalare le posizioni in
classifica, che forniscono contenuti o recensioni sul profilo della sua struttura o qualsiasi altra attività che violi le norme di TripAdvisor, la invitiamo a informarci. Qualsiasi informazione fornita, di qualsiasi entità, può essere utile alle nostre indagini”.

Tripadvisor spiega di non essere solo in questa iniziativa ma che sta lavorando da tempo a stretto contatto sulla questione con Associazione Italiana Confindustria Alberghi e FIPE-Confcommercio.

“Quanto sta accadendo in merito al fenomeno delle società di ottimizzazione ci lascia indignati” ha dichiarato Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. “Crediamo sia importante che TripAdvisor abbia dato seguito alle segnalazioni degli operatori decidendo di attivare un indirizzo email ad hoc per arginare un fenomeno che penalizza gli operatori corretti”.

La mossa arriva un mese dopo che un altro colosso del web, Amazon, aveva puntato l’indice contro le recensioni fraudolente e denunciato oltre mille utenti dei suoi servizi.
Due prese di posizione che fanno capire come sia arrivato il momento di mettere ordine all’anarchia.