In Europa il cicloturismo vale 44 miliardi e in Italia 3,2. I dati del settore parlano chiaro: secondo le rilevazioni dell’Enit il cicloturismo genera in Europa un indotto economico di 44 miliardi, con 2 milioni di viaggi e 20 milioni di pernottamenti. E in Italia la “bikeconomy ha un valore potenziale di 3,2 miliardi e sta crescendo a un ritmo costante”, spiega l’economista Antonio Coviello dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Iriss) del Cnr di Napoli.
Il cicloturismo è in grande crescita nel nostro Paese e dopo anni in cui i turisti in bici erano soprattutto tedeschi, ora sono sempre di più gli italiani che stanno scoprendo questo modo di viaggiare.
Le previsioni della società di consulenza Jfc, riferisce MeteoWeb, parlano di 2,3 milioni di cicloturisti che quest’anno soggiorneranno in Italia, pari a 13 milioni di pernottamenti. Una crescita del 5% rispetto al 2014, di cui il 36% italiani e il 64% stranieri, soprattutto di lingua tedesca.
“Una stima della Federazione italiana amici della bicicletta calcola che una persona che va in bici per una giornata ed effettua un pernottamento vale 80 euro di spesa”, aggiunge Coviello.
E sono sempre di più i pacchetti specifici proposti dai TO nostrani, che in genere si occupano di organizzare il viaggio dividendolo in tappe e prenotando gli alberghi, oltre a curare il trasferimento dei bagagli da un albergo all’altro. Inoltre, riporta il Corriere della Sera, si sta lavorando alla costituzione di un Osservatorio Bikeconomy da parte della Fondazione Masi e di Bicitaly, ideatori ed organizzatori di Bikeconomy Forum. E a proposito di iniziative, il 5 maggio a Roma si terrà un Bike Summit, nel quale verranno analizzati i temi della bikeconomy, che secondo varie analisi potrà svolgere un ruolo decisivo sulla qualità della vita delle future megalopoli gobali.