Apre la “stagione” primaverile Fidenza Village con Sweet Temptation, un’esperienza di shopping multisensoriale ideato da Clara Tosi Pamphili attraverso le installazioni di Adriana Albertini e il percorso olfattivo di Meo Fusciuni. Con in più la solidarietà targata The Circle Italia. “Siamo molto orgogliosi e felici di aver lanciato questo percorso con Clara, perché l’obiettivo del Fidenza Village, e di tutti i nove villaggi della collezione Value Retail è stato quella di trasformare lo shopping per la campagna primavera-estate Sweet temptation, in un’esperienza multisensoriale per esprimere al meglio l’ospitalità che è nel nostro dna” afferma il business director del villaggio nel parmense Giuseppe Servidori.
Ospitalità che, ovviamente, fa rima con turismo, settore curato sin dal primo villaggio voluto dal suo fondatore, nonché chairman Scott David Malkin. Ce lo racconta Mauro Acquati, deputy tourism director del Fidenza Village: “Qualità, grandi firme e…cura del mondo del turismo. Questo è quello che Malkin ha voluto sin da subito nel suo primo villaggio-outlet, quello di Londra, e che poi ha portato in tutti i nove villaggi in giro per in Europa, il decimo appena aperto in Cina, a Sozhou, e l’undicesimo che aprirà a maggio a Shanghai”. Il tutto con vista sull’Expo: “noi ci abbiamo creduto sin da subito e ci siamo mossi per creare pacchetti e sistemi di trasporto per e da l’Expo, e collaboriamo anche con Explora – spiega Acquati -. Ma per noi risulta facile perché da tempo abbiamo intrapreso partnership con compagnie aeree, una trentina ad oggi, con operatori locali e incoming, eccellenze sul territorio, per integrare l’esperienza shopping qui da noi con altre attrazioni locali (a Parigi hanno aperto vicino a Disneyland, così come faranno a Shanghai, ma qui puntano più sull’autenticità, ndr)”. Non per nulla il pacchetto più richiesto è “shopping+visita alla Bertinelli, un’azienda dove fanno il parmigiano reggiano, seguito dall’accoppiata con il Museo Ferrari e da San Siro a Milano” dice Acquati, che sottolinea come per loro il russo è ancora di gran lunga il loro primo mercato estero, per il 55% del totale, seguito dal cinese, ormai al 20 e in grande spolvero, gli statunitensi, i mediorientali e del Sud Est asiatico.
Tanto leisure quindi, anche “grazie ad accordi con catene alberghiere come Planetaria, Una o Best Western” dichiara Acquati, che spiega, “ma facciamo anche tanti incontri di lavoro e meeting aziendali, grazie a una lounge attrezzata e a un catering di alto livello. Non per nulla facciamo parte di Mpi e delle maggiori organizzazioni Mice”. Che non è, quasi, nulla rispetto al fatto che Value Retail è l’unica società del settore nell’Organizzazione Mondiale del Turismo (Omt), con il quale ha contribuito a scrivere anche il libro bianco sullo Shopping Tourism. Che dire? Chapeau. Magari acquistato con lo sconto…