La crisi fra Russia e Turchia, nata con lo scontro militare sul confine turco siriano, fa già sentire i suoi effetti sul turismo. Il governo russo infatti ha messo la Turchia sulla black list delle destinazioni turistiche, legando la decisione a condizioni di sicurezza che nel Paese guidato da Erdogan si ritengono insufficienti. Di fatto, alle agenzie russe è stato comunque vietato di vendere viaggi ed escursioni verso al Turchia.
Un colpo non da poco per l’economia turca per la quale la Russia rappresenta il secondo mercato turistico dopo la Germania e rappresenta anche il mercato in maggiore crescita, con +1,9 milioni di arrivi tra il 2009 e il 2014. Secondo i dati diffusi da Euromonitor International, i viaggiatori per la Turchia sono quasi raddoppiati passando da 2.7 a 4.5 milioni.
“La Turchia è la destinazione turistica più popolare per il tempo libero per i russi. Non ci sono dubbi che l’attuale situazione di tensione tra la Russia e la Turchia avrà un’influenza negativa per entrambi i paesi – prevede Vitalij Vladykin, Research Manager Euromonitor International – Il governo russo ha già vietato alle agenzie di viaggio di vendere escursioni in Turchia”. Quanto peserà sul turismo dei due paesi questa decisione, dipenderà dalla durata delle restrizioni. “Nel caso in cui il divieto per viaggi in Turchia duri fino all’estate, e quindi all’alta stagione, tour operator e agenzie di viaggio russe ne risentiranno in maniera significativa. La conseguenza sarà un numero crescente di fallimenti nel travel retail locale. Allo stesso tempo, la Turchia soffrirà la diminuzione di turisti perché la Russia è una destinazione fondamentale. Anche se cercherà di attrarre turisti da altri paesi, non colmerà le perdite derivanti dai mancati arrivi dalla Russia”.
Novembre è stato un mese nero per l’outgoing russo. Prima della questione turca, c’è stato l’abbattimento del volo Metrojet partito da Sharm e diretto a San Pietroburgo. Dopo l’attentato, le autorità hanno vietato i viaggi per l’Egitto, seconda destinazione preferita dal mercato.
“I turisti russi però sono creativi – rivela Vladykin – e non vogliono rinunciare ai viaggi verso le loro destinazioni preferite. Hanno perciò cominciato a viaggiare in Egitto partendo da paesi vicini come la Bielorussia che ha fatto registrare un notevole aumento di viaggi verso Egitto”.