Un “Piano d’azione per il Turismo” per rimettere in moto il prima possibile l’afflusso turistico in Nepal che, come era comprensibile, è crollato dopo il grande terremoto del 25 aprile. Lo ha messo a punto il Ministero del Turismo del paese asiatico. Il piano in tre fasi prevede la ricostruzione dei siti culturali e la riattivazione dei percorsi di trekking danneggiati dal terremoto in tempi brevi.
“Non tutte le aree turistiche sono state danneggiate – tiene a far sapere Suresh Man Shrestha, portavoce del ministero – Dobbiamo nel frattempo promuovere le zone turistiche che non sono state colpite dal terremoto, il Nepal ha molto da offrire al turismo”. Pokhara e l’Annapurna,, Lumbini e il Chitwan National Park, il Mustang, il Dolpo per citarne alcune, ne sono rimaste praticamente indenni, mentre nella valle di Kathmandu saranno aperti tutti i siti del patrimonio culturale danneggiato anche durante la ricostruzione, e verranno installati degli enormi tabelloni con grandi immagini di come questi siti erano prima del 25 aprile. Il popolare Everest trek sará “pronto” per l’autunno. Il governo mette a disposizione finanziamenti diretti ai comuni interessati e mutui agevolati per la ripresa delle attività turistiche e per velocizzare la ricostruzione.
Anche il Tibet ha subito notevoli danni lungo le regioni dell’Himalaya confinanti con il Nepal, soprattutto nella regione di Kodari/Zhangmu (Dram). Tutta l’area dalla frontiera fino a Shegar è chiusa, ma è aperto Rongbuk e il Everest Base Camp View Point ai piedi dell’Everest. La “via dell’amicizia” fra Nepal e Tibet rimane chiusa almeno fino a giugno sul lato cinese-tibetano. Il Tibet rimane intanto raggiungibile dal Nepal con voli giornalieri fra Kathmandu e Lhasa, mentre dalla Cina lo si raggiunge in treno o aereo con voli da Pechino, Chengdu, Shanghai e altre città.
Navyo Nepal Discover Asia ripartirà già a luglio
Per favorire la ripartenza della destinazione, la Navyo Nepal Discover Asia promuoverà i propri viaggi in Nepal già da luglio con un viaggio di solidarietà e proseguire poi con i programmi in calendario dalla prima metà di agosto, con itinerari adeguati e visite anche a luoghi e progetti sostenuti dall’Italia, “primariamente perchè vivendo in loco – spiga una nota dell’operatore -crediamo che viaggiare è possibile e sicuro, e perchè, anche se potremmo permetterci di cancellarne la programmazione, non vogliamo voltare le spalle a questi meravigliosi popoli, e ne vogliamo vedere presto nuovamente lo splendido sorriso che ci ha accompagnato negli anni che abbiamo vissuto insieme”.
Tutti i viaggi proposti in Nepal e Tibet sono già aggiornati e pubblicati nel catologo online dell’operatore alla pagina Viaggi di Gruppo del sito www.navyonepal.it, e per tutti i viaggi in Nepal una percentuale del 20% del ricavo sarà destinata alla ricostruzione del paese.