Fuoco, ghiacci, sole e shot “allo squalo”: è l’Islanda, raggiungibile con voli low cost Play da Venezia e da Bologna, operativi a partire dal mese di giugno rispettivamente il giovedì e la domenica e il martedì e il sabato. Sono sette le idee che la compagnia aerea lancia per i viaggiatori, alla scoperta degli angoli più unici dell’isola del Nord Europa.
1. Dentro un cuore di ghiaccio
Esplorare un ghiacciaio, ma dal suo interno: nel secondo ghiacciaio più grande d’Europa, Langjökull, è stato scavato un lunghissimo tunnel, alla fine del quale si trova perfino una cappella votiva. L’ingresso dell’enorme cava si trova a 1.200 metri d’altitudine, ed è raggiungibile esclusivamente con un tragitto in monster truck. Una volta entrati, le suggestioni bianche, violette e blu regalano emozioni inaspettate.
2. Sole per 24 ore
Visitare l’Islanda d’estate significa dimenticare cos’è il buio, perché così a nord il sole, in questo periodo dell’anno, non tramonta davvero mai. Del resto, le credenze popolari vogliono che nella notte di San Giovanni le mucche parlino, le foche si trasformino in creature umane e si possa guarire da ogni malattia rotolandosi nudi nell’erba. E allora perché non dedicarsi, nelle ore tradizionalmente buie, ad attività solitamente considerate diurne, come giocare a golf o andare a cavallo? Per sfruttare fino in fondo le proprie energie e gli attimi di luce, anche a mezzanotte.
3. Un tuffo tra Europa e America
Sospesi tra l’Europa e il continente americano, sott’acqua: in Islanda si può praticare lo snorkeling o il sub tra le due placche tettoniche che hanno dato origine all’isola 18 milioni di anni fa. Silfra è l’unico posto al mondo dove si può nuotare sospesi fra due continenti.
4. A casa di Erik il Rosso
Alla fine del secolo scorso scavi archeologici hanno portato alla luce nell’Islanda occidentale resti di una fattoria di torba, costruita secondo i canoni vichinghi, identificata come la casa di Erik il Rosso, che scoprì e diede il nome alla Groenlandia. Una replica fedele della fattoria è stata costruita a pochi metri di distanza, e può essere visitata con una guida. Chi è interessato alla vita dei primi coloni giunti qui dalla penisola scandinava può viaggiare indietro nel tempo al Reykjavík City Museum: la mostra permanente The Settlement Exhibition racconta, con supporti tecnologici e interattivi, la colonizzazione dell’Islanda e le avventure dei primi vichinghi che l’hanno popolata.
5. Uno shot allo squalo e lo Skyr
Un bicchierino di squalo fermentato: probabilmente solo in Islanda lo shot tradizionale è a base del pesce più feroce dei mari. Il consiglio è di berlo tutto d’un colpo, turandosi il naso per non sentirne l’odore pungente. Più alla portata di tutti e ormai cibo d’esportazione, lo Skyr è la versione islandese dello yogurt, a basso contenuto calorico e ricco di proteine, da consumare a colazione o come dessert, accompagnato da bacche e frutti di bosco. L’agnello allevato tra i pascoli verdi dell’isola, l’aragosta e il pesce essiccato sono fra i cibi più popolari e assolutamente da provare durante una vacanza in Islanda.
6. Il cielo in una stanza
Essere un tutt’uno con il mondo esterno è l’esperienza che si vive soggiornando nelle Panorama Glass Lodge, casette completamente in vetro che si trovano sulla costa meridionale e occidentale dell’Islanda. Arredate con cura, permettono davvero di immergersi completamente nella natura circostante. Per sentirsi come i vichinghi che per primi popolarono l’isola, Torfhús Retreat offre cottage in pietra e legno dotati del tradizionale tetto fatto di fango ed erba, distribuiti in una sconfinata radura. La prima colazione e la cena, a base di ingredienti a chilometro zero, sono invece serviti in una grande casa allungata in stile tradizionale scandinavo. Perfetto per calcolare i movimenti del cielo, il Bubble Hotel è una cupola trasparente in mezzo alla natura, fra boschi e il canto degli uccellini.
7. Sì, per sempre
“Sì, lo voglio” detto alle spalle di un vulcano in eruzione, un geyser spumeggiante o in una grotta di ghiaccio. Sono sempre più numerose le coppie che si recano in Islanda per celebrare il proprio matrimonio.