Presentato ieri a Milano il progetto Tourist Angels, un nuovo servizio informativo che sarà attivo per tutto il epriodo estivo. La nuova iniziativa prevede il presidio di alcune zone nevralgiche della città al fine di informare e assistere i turisti, in particolare quelli stranieri. “L’operazione sperimentale, denominata “Tourist Angels”, conta sul patrocinio del Settore Turismo del Comune di Milano – spiega Roberta Guaineri, Assessore al Turismo, Sport e Qualità della vita del Comune di Milano. – Il coinvolgimento dei City Angels nell’assistenza ai visitatori è davvero un’ottima iniziativa, frutto di un connubio virtuoso tra privati e associazione no profit, che rende ancora più appetibile Milano come destinazione turistica.”
“Un ulteriore supporto ai turisti a Milano” spiega Filippo Saccomani, vice presidente di ATR – l’associazione degli albergatori milanesi di Confesercenti che conta 150 soci tra Milano e Città Metropolitana, in merito all’accordo con l’associazione City Angels.
I volontari di City Angels operano a partire dal 18 luglio nelle zone segnalate da ATR, inizialmente la Stazione Centrale, piazzale Lima e Porta Venezia, con due volontari per zona operativi tutti i giorni per otto ore consecutive, dalle 14 alle 22. Sono volontari che conoscono almeno la lingua inglese, e possibilmente, anche altre lingue. Durante le operazioni di assistenza verranno raccolti dati utili sulle necessità dei turisti in visita a Milano in modo da identificare bisogni specifici e poter dare successivamente risposte puntuali ed efficaci in collaborazione con il Settore Turismo e Marketing del Comune di Milano. Per ora il servizio è sperimentale per 30 giorni, ma con la previsione di estenderlo a 12 mesi l’anno.
“L’accoglienza comincia ben prima del check-in in albergo – aggiunge il presidente di ATR, Rocco Salamone – con questa iniziativa, vogliamo dare il nostro contributo nel rendere Milano sempre più a misura di turista. Il viaggiatore non sempre riesce a trovare online tutte le informazioni di cui ha bisogno e poter contare su persone del posto è un grande valore aggiunto”.
Luciano Riella