Il web, almeno così lo conosciamo oggi, rischia di scomparire. È l’allarme lanciato da Nils Muiznieks, commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, presentando il rapporto “Lo stato di diritto su Internet e nel mondo digitale”. In particolare, nel capitolo “Dati pericolosi”, Muiznieks sottolinea la necessità di garantire l’anonimato e la privacy di chi utilizza il web, una mancanza che corre il rischio di trasformare la rete in un luogo pericoloso da cui è meglio stare alla larga, soprattutto a causa di precedenti americani. Secondo il rapporto, dopo le rivelazioni di Edward Snowden e lo scandalo della Nsa, ci sono timori che gli altri Stati possano rispondere alla sorveglianza di massa statunitense frammentando la rete. Scrive Muiznieks: “Paesi e regioni insisteranno affinché i loro dati transitino solo su infrastrutture locali”, creando così barriere nazionali al network globale. E se l’America non si conforma agli standard internazionali dei diritti umani per quanto riguarda le attività su internet, “la nascita di un internet a tronconi sarà difficile da arrestare”. Ecco perché il commissario insiste sulla necessità di rafforzare a applicare a pieno la Convenzione sulla protezione dei dati personali elaborata dal consiglio d’Europa. Che dovrebbe essere innanzitutto firmati dagli Stati Uniti.