Cristina Tasselli: “la Bit è per tutti”

    Un momento della presentazione di Bit 2015 a Palazzo Parigi, Milano.

    Da chi fa le ultramarathon, e le vince, da 330 chilometri, o da chi corre 50 chilometri con un polso fratturato, ci si aspetta che riesca a dare una svolta anche alla Bit, la più importante fiera turistica italiana, negli ultimi anni un po’ “appannata”. Come? Lo chiediamo direttamente a lei, all’atleta di ultra-marathon pronta a far correre anche la nuova Bit, la direttrice della manifestazione Cristina Tasselli.

    Una domanda  nello stesso tempo facile e difficilissima. Come sarà al nuova Bit? E, soprattutto, come si differenzierà dalla “vecchia”? R. La nuova fiera rispecchia semplicemente quello che succede nel mercato. Ovvero, accanto al segmento che definiamo Leisure, e che non abbandoniamo, ci tengo a sottolineare, ne abbiamo inseriti tanti di nuovi , per rendere la nostra fiera sempre più trasversale. Parliamo di MICE che, malgrado la crisi ha continuato a ben lavorare e che avrà un grossa opportunità l’anno prossimo con L’Expo, ma anche il LUXURY, segmento che cresce a doppia cifra, raggiungendo un valore di 116 miliardi di euro (secondo l’Omt sono circa 25 milioni i viaggiatori “di lusso” nel mondo e, malgrado rappresentino solo il 3% dei turisti, producono quasi il 25% delle spese, ndr). Per queste segmento abbiamo creato Luxury Word, uno spazio esclusivo, con buyer ad hoc, che ha da subito attirato l’interesse di strutture di alto livello e di operatori del lusso ma, e questo per noi è stata quasi una sorpresa, anche delle istituzioni. Infine per questo segmento presenteremo anche una ricerca esclusiva che abbiamo commissionato a Mercury.

    Un momento della presentazione della Nuova Bit a Palazzo Parigi, a Milano.
    Cristina Tasselli ci racconta la Nuova Bit.

    Il mondo del turismo è sempre più digitale. Cosa avete pensato per questo settore?
    R. Nell’ottica di realizzare una fiera all-in-one abbiamo naturalmente pensato anche alle nuove tecnologie, che permeano sempre di più il settore, creando Digital World, un’area digitale dove proporremo eventi e presentazioni. Come quelle, ad esempio, pensate da Amadeus; sulla Customer Journey, per investigare i nuovi iter di decisione e prenotazione dei viaggiatori, digitali naturalmente, e sulla tecnologia Mobile.

    Ma torniamo al Leisure. L’amministratore delegato di Fiera Milano Enrico Pazzali ha detto che il nostro paese “può tornare a crescere soltanto puntando sulle eccellenze, dal food al fashion al design”. Quindi dopo il Luxury cavalcherete anche questi settori? R. Certo. Nei padiglioni dedicati al leisure quest’anno avremo due aeree dedicate all’arte e alla cultura, le eccellenze italiane, e all’enogastronomia. Per il fashion e il design, oltre a poter ospitare i grandi brand che si sono cimentati anche nel mondo dell’ospitalità nell’area Luxury, siamo molto attenti al Turismo dello shopping, con gli outlet ad esempio. Infine, grande novità per il mondo BtoC è invece lo spazio interattivo Destination Sport, realizzato in collaborazione con Decathlon, una zona che aprirà solo sabato 14, composta da 8 isole ognuna dedicata a un particolare sport. Perché il turismo legato alle passioni personali è in costante crescita. Con l’Italia ben posizionata tra le destinazioni sportive.

    Italia appunto. Una delle mission di Bit è anche vendere l’Italia all’estero. Cosa farete per questo soprattutto nell’anno dell’Expo? R. In effetti Bit 2015 si può considerare come un’anteprima dell’Expo. Evento questo che consideriamo un traino per il turismo e che vogliamo, per quanto ci compete, trainare a nostra volta. Iniziando dal fortissimo investimento che facciamo sui buyer; quest’anno ne porteremo ben 1500, di tutti i paesi del mondo emissori di turismo. Tra cui ben 50 dalla Cina che nell’anno di EXPO, secondo previsioni di Confindustria, invierà in Italia il 7,8% di visitatori in più con un target di almeno un milione di turisti. E proprio con Bit China  (dal 6 all’8 marzo 2014, ndr) lanciamo il primo passo per Bit in the World, progetto di punta nella strategia di crescente internazionalizzazione della manifestazione. Alla fiera del turismo di Guangzhou, organizzata da Fiera Milano e Hannover Messe, avremo infatti un’area all’interno dello spazio Italia, dove posizionare i nostri espositori, a cui, prima dell’evento, faremo formazione sul mercato e sulle abitudini di consumo dei cinesi, e per i quali organizzeremo incontri con buyer selezionati e attività di promozione e marketing. Due momenti questi che ci prepareranno all’Expo ma anche al post-Expo; perché a Bit2015 saremo già pronti a raccontarvi anche Bit2016. Che sarà ancora più ricca. 

    Tantissimi contenuti che, però, verranno anche raccontati. Ma non dalla solita pletora di rappresentanti delle istituzioni, bensì da chi vive il mercato. Ci spiega in dettaglio quali momenti formativi organizzerete? R. Partiamo dal primo Congresso Annuale del Turismo, che verrà moderato da Gianni Riotta, editorialista de La Stampa, e per il panel internazionale da  William Ridgers, editorialista e responsabile pagine turismo di The Economist. Al congresso avremo Chris Fair, presidente di Resonance Consultancy, che presenterà una ricerca sulle nuove tendenze del turismo di oggi: dalle preferenze dei millennials alle nicchie più promettenti, come il lusso, lo shopping, il Gay&Lesbian. Inoltre presenteremo la seconda ricerca di Think with Bit, il think-tank di Bit, dedicata questa volta a Viaggio nel lusso Made in Italy e curata da Emilio Becheri e Ilaria Nuccio di Mercury-Turistica. Alla plenaria del congresso seguiranno inoltre due sessioni di approfondimento dedicate al leisure e al luxury, con le case history di Car2go, Delitaly e San Domenico Hotels, e al MICE, con il contributo di MPI , che presenterà in anteprima anche un tool che permette la costruzione di un’offerta ad hoc per i diversi paesi. Infine anche noi avremo il nostro Floris, o il nostro Giannini, ovvero Roberto Gentile, che proporrà un inedito talk show tra Tour Operator e Network di agenzie.

    Insomma una tre giorni (e più, per chi andrà in Cina) pienissima di contenuti, eventi, incontri, e chi più ne ha più ne metta. Perché, per dirla come la nostra Ultra atleta Tasselli, “la Bit è per tutti”.