Una piattaforma web che permette, ad adv e a consumatori finali, di prenotare voli al miglior prezzo in tre click e pagarli solo alla scadenza della tariffa, e il sogno di aprire un Vuela Café, dopo esser sbarcata in Spagna. Ecco, solo, tre dei punti fermi di Karina Ruiz, fondatrice insieme a un socio spagnolo, di Vuela, nato come rivenditore di biglietti aerei per il mondo etnico e sviluppatesi poi nella vendita di biglietti online e nel tour operating sull’America Latina.
D: Tanti progetti realizzati e tanti ancora da realizzare. Ma prima di parlare del futuro come stanno andando le cose già operative per Vuela?
Karina: Molto bene, visto che la nostra piattaforma per la prenotazione di voli cresce sia sul btob ( sono circa 1500 le agenzie codificate, ndr) che sul btoc. Anche se non sono ancora riuscita a far capire al settore l’impatto rivoluzionario che potrebbe avere sul mercato questo strumento basato sui web-services di Amadeus ma che permette la prenotazione con soli tre click senza pagare subito il volo, ma farlo solo al momento in cui scade la tariffa scelta. Che, detto tra noi, sono molto buone.
D: E la parte tour operating?
Karina: siamo giovani, tanto che iniziammo nel 2011, ma stiamo facendo dei buoni numeri, sul Costa Rica e , soprattutto, sul Perù (da dove proviene Karina, ndr) , dove a breve apriremo un nostro dmc, nonché un Vuela online. Per i voli dei peruviani. E nuove mete come Argentina e Cile, che già abbiamo online ma che non sono nel nostro catalogo che ha valore annuale. Siamo a circa il 20% del nostro fatturato con questo reparto, mentre il resto è ancora appannaggio della biglietteria. Che non vendiamo solo per l’America Latina ma, ad esempio, anche verso il Senegal.
D: Quindi dopo la Spagna, il Perù. Malgrado siate appena sbarcati a Madrid. Come state andando nella penisola iberica?
Karina: Come hai correttamente detto abbiamo appena aperto ma il mercato, visto che siamo specializzati sull’America Latina, è molto interessato e interessante. Volevamo addirittura aprire un VuelaCafè, ma abbiamo ripiegato su un angolo VuelaCafé all’interno della nostra agenzia che inaugureremo a fine aprile. Lo useremo come spazio per eventi ma il venerdì sera sarà anche un vero e proprio Caffé con proposizione di cocktail e tapas in stile latinoamericano, e peruviano in particolare.
D: Quindi il VuelaCafé è rimasto un progetto nel cassetto?
Karina: Ma certo che no! Lo faremo in Italia, a Milano, magari in un temporary store per vedere se può funzionare. Ma io sono convinta che lo spazio ci sia. Basta trovare la giusta location e le giuste persone. Secondo me la commistione tra turismo ed enogastronomia è molto importante. E l’Italia non conosce la ricchezza della nostra offerta culinaria. Mi piacerebbe poter aiutare a promuovere il mio paese attraverso, anche, la cucina…
Dopo il VuelaCafé ci dovremmo quindi aspettare dal cassetto di Karina anche un VuelaBistrot?