Effetto casa, qualità, personale e prezzo. Per Elisabetta Fabri, amministratore delegato e presidente di Starhotels, quello che rende unica la catena fiorentina non è un’unica caratteristica. Ma è – a maggior ragione dopo l’alleanza stretta con Oscar Farinetti, patron di Eataly – una ricetta realizzata miscelando sapientemente tanti, ottimi ingredienti. E che, come tutte le ricette che si rispettino, si presta a variazioni, interpretazioni e adattamenti. Sono da leggere così le ultime novità del gruppo, i due boutique hotel londinesi – The Gore e The Pelham – che sono entrati a far parte della famiglia Starhotels conservando il loro stile inconfondibilmente british e una ricchezza, in termini di decori e arredi, che ha poco da invidiare a quella di un museo.
Dopo Londra, dove andrà Starhotels? Andiamo dove ci portano le logiche e le strategie di mercato – sorride Elisabetta Fabri -. In Italia abbiamo 19 strutture, per questo il nostro interesse è soprattutto rivolto all’estero, con un’acquisizione ancora top secret, che entrerà a far parte del nostro portfolio a giugno.
Ritorniamo all’immagine della ricetta. Con gli anni, si sa, i gusti cambiano e magari si sente la necessità di dare maggiore spazio a un ingrediente… Sicuramente l’ “ingrediente” da prevedere in dosi maggiori è la tecnologia totale in albergo. Non penso solo alla connessione wi-fi o alle possibilità legate all’intrattenimento, ma proprio a tutto quello che la tecnologia può portare nell’esperienza di soggiorno in un hotel, sul fronte del servizio, della ristorazione, della possibilità di vivere e scoprire il territorio circostante.
E poi c’è la ristorazione Proprio da questo nasce l’accordo con Eataly, dal desiderio di connotare maggiormente la nostra offerta food, con prodotti e ricette in grado di esaltare il made in Italy, uno dei valori più forti espressi dal nostro brand.
Che risultati ha ottenuto Starhotels nel 2014? Siamo ancora in attesa della pubblicazione dei dati di bilancio, ma posso anticipare che è quello passato è stato un anno molto buono, in cui tra l’altro abbiamo fatto il record di occupazione, arrivando quasi al 74%.
Anche se è iniziato da poco, una previsione sul 2015? Sarà un anno ancora migliore, sicuramente. Anche i due nuovi alberghi londinesi stanno andando molto bene e noi continuiamo a lavorare e migliorare le altre strutture della collezione. Il Rosa Grand di Milano, il nostro migliore albergo per risultati in Italia, è la prima struttura a offrire nei propri ristoranti e bar la proposta enogastronomica di Eataly. Una sorta di omaggio al tema di Expo 2015 che sarà poi esteso a tutti gli alberghi della catena, con una partnership che prevede anche la creazione di menu dedicati, di eventi e collaborazioni con chef stellati sul territorio.