Secondo gli ultimi dati Istat le case vacanze e i b&b superano gli hotel, probabilmente sulla scia del successo dei portali web di sharing economy come Airbnb & co. A quanto riporta una notizia Ansa gli appartamenti in affitto, le case vacanze, i b&b, e gli agriturismi nell’ultimo trimestre del 2015 sono cresciuti a un ritmo tre volte superiore a quello degli hotel, con un aumento degli arrivi, rispetto all’anno precedente, del 6,7% contro il 2,3% degli alberghi, mentre le presenze in questi ultimi risulta aumentata dell’1% e quelle delle strutture extra alberghiere del 5%.
La differenza è ancora maggiore considerando le presenze medie, visto che gli ospiti di strutture extralberghiere si trattengono in media un giorno e mezzo in più rispetto agli altri (3,91 giorni contro 2,4.
Guardando all’intero 2015 gli arrivi nelle soluzioni alternative all’hotel hanno visto un incremento del 3,5%, mentre gli alberghi hanno dovuto accontentarsi del +2,4%. Discorso analogo per le presenze: +2% contro +1,8%. Ma nonostante questa rincorsa in termini assoluti gli alberghi sono ancora scelti dalla larga maggioranza dei viaggiatori, con 16 milioni di arrivi tra ottobre e dicembre 2015 contro i 2,5 milioni degli altri tipi di sistemazione.