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Istat, prosegue il calo del turismo in ItaliaERT

Nel 2013, i residenti in Italia hanno fatto 63 milioni e 154 mila viaggi con pernottamento, contro i 78 milioni e 703 mila del 2012 (-19,8%). Il numero delle notti si è ridotto del 16,8%, mentre è rimasta stabile la durata media dei viaggi (6,6 notti) sia per quelli di vacanza (7 notti) sia per quelli di lavoro (2,7 notti). In diminuzione, inoltre, il numero medio di viaggi pro-capite: da 1,3 viaggi a 1.
È quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Istat, condotta trimestralmente dal 1997.
Non ci sono dubbi, insomma: prosegue il trend negativo, iniziato nel 2009, che nel corso di 5 anni ha comportato una perdita di quasi 60 milioni di viaggi (290 milioni di notti).
Rispetto al 2012, i  viaggi per vacanze (91% del totale) sono diminuiti del 16,4%. E in particolare le vacanze brevi: meno 23,4% per i viaggi (contro il 10,2% delle vacanze lunghe) e del 22,4% nel caso delle notti (contro il 13,7%).
Spagna e Francia rappresentano le destinazioni preferite: la prima per le vacanze lunghe (13,1%), la seconda per quelle brevi (16,4%). La Germania è il Paese più visitato per affari (24,4%), mentre tra le mete extra-europee, gli USA sono la preferita (4,6% del totale).
I viaggi e i pernottamenti business mostrano una flessione più forte (rispettivamente -43% e -47,5%) di quella riscontrata per le vacanze, legata evidentemente anche alla crisi del mercato del lavoro.
Sempre meno i viaggi che prevedono pernottamenti in albergo (-23,9%) e in alloggi privati (-18,5%), soprattutto se in affitto (-29,2%). Diminuiscono anche le vacanze brevi passate nelle seconde case (-28,6%) o messe a casa di parenti e amici (-21,2%).