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Ita Airways, intesa con i sindacati sul nuovo CcnlERT

E’ stata raggiunta un intesa fra Ita Airways e i sindacati che definisce un nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro. Nel complesso – si legge in una nota – questo accordo sostiene il percorso strategico della neonata compagnia, che prevede una crescita occupazionale già a partire dal 2022 “coerentemente all’andamento macro-economico e specifico del trasporto aereo mondiale, e opportunità di sviluppo per il personale navigante”.

Con il nuovo Protocollo di relazioni industriali – si sottolinea – viene introdotto il Premio di Risultato, per tutti i dipendenti di Ita Airways. Il premio sarà calcolato mediante la combinazione tra la redditività economica dell’Azienda e la soddisfazione del cliente misurata mediante il sistema certificato Npa (Net Promoter Score). Questa componente variabile rappresenterà il 15% del livello retributivo, e sarà articolata su base semestrale. Sempre con riferimento al livello retributivo, “le condizioni del 2022 restano invariate, mentre, in linea con quanto già previsto dalle altre compagnie aeree che avevano ridotto le retribuzioni a causa della pandemia, dal 2023 vi sarà un progressivo riallineamento degli elementi retributivi, che parte da un incremento del 3 % per i piloti e del 1% per gli assistenti di volo”.

Infine, Assaereo con il rientro di ITA Airways tra i propri associati conseguente al cambiamento dei vertici dell’associazione con l’ingresso di rappresentanti nominati dalvettore, ha sottoscritto il rinnovo della parte specifica vettori del Contratto Nazionale Trasporto Aereo definendo regole specifiche a sostegno dell’attività di start up ed un nuovo regime retributivo”.

“Dopo 5 anni, che il Contratto Nazionale del Lavoro non veniva rinnovato – ha detto il presidente di Ita Airways Alfredo Altavilla – abbiamo raggiunto un importante obiettivo che contiamo possa assicurare competitività a tutte le aziende italiane del trasporto aereo. Due sono gli elementi da sottolineare, l’introduzione del Premio di Risultato presente per la prima volta in una misura così significativa sulla retribuzione e soprattutto legato alla soddisfazione del cliente, a cui si lega la conferma degli obiettivi di profittabilità del business plan che prevedono il raggiungimento del pareggio operativo nel secondo trimestre del 2023”.