Il mercato alberghiero in Italia dovrebbe chiudere il 2016 con una crescita del 14,3%, la più significativa degli ultimi 6 anni, e un fatturato atteso di 2,4 miliardi di euro (2,1 miliardi nel 2015, +10,5% sul 2014). È quanto emerge dalla 10a edizione del Rapporto Alberghi 2016 di Scenari Immobiliari, che riconosce ad Expo il merito di aver fatto crescere il peso dell’Italia nella scelta delle destinazioni turistiche con ricadute positive anche sul mercato immobiliare alberghiero. Nell’ultimo anno, riporta Milano Finanza, il parco alberghiero italiano ha raggiunto un totale di 2.447 camere, principalmente sul segmento alto, a 4 e 5 stelle, con 11 nuove aperture per 999 camere, di cui 388 in 4 alberghi a 5 stelle.
Una crescita del mercato che non riguarda più solo Milano e Roma, ma anche Venezia, Firenze, Torino e il Sud. Roma rimane comunque la più visitata, con +3% di presenze alberghiere sul 2014 e oltre 26 milioni di visitatori, e il mercato alberghiero romano continua ad attrarre investitori, come dimostra la vendita dell’Aldrovandi Palace e dell’Hotel d’Inghilterra. In confronto alla media europea, poi, l’andamento del mercato immobiliare alberghiero italiano risulta più attrattivo da parte delle catene per le ampie potenzialità di sviluppo. E questo sia per la ricchezza di immobili da valorizzare sia per l’elevata presenza di trophy asset. Le prospettive per il 2017 quindi sono ancora positive, in pipeline molte inaugurazioni, di cui la più attesa è quella di Waldorf Astoria in piazza Cordusio a Milano, nell’ex sede di Unicredit, oltre al Melia Torre Galfa e il Lungarno Hotel Corso Venezia, come scrive Paola Dezza nel suo blog su Il Sole 24 Ore.