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Italia, il turismo nella natura “vale” 30 milioni di presenzeERT

Per gli italiani, sempre di più, la vacanza è nella natura e la domanda di esperienze turistiche legate al contatto con l’ambiente naturale continua a crescere. Secondo i dati del rapporto Natura e cultura. Le aree protette, luoghi di turismo sostenibile, realizzato dal ministero dell’Ambiente con la collaborazione di Unioncamere, Fondazione sviluppo sostenibile e Federparchi, sono infatti circa 30,5 milioni le presenze legate al turismo naturalistico.

Lo studio conferma anche il ruolo strategico dei parchi, che per l’Italia rappresentano “un significativo asset per lo sviluppo”, afferma il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri.

Anche perché, secondo il censimento del portale Turismo nei Parchi, accessibile dal sito del Ministero dell’Ambiente e realizzato con il contributo della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, oltre alla bellezza naturalistica i Parchi nazionali italiani possono contare su un patrimonio culturale rappresentato da quasi 800 tra biblioteche e musei, oltre 400 beni archeologici e più di 1.250 beni artistico-architettonici.

“Quella del turismo nei Parchi è una grandissima sfida per il Sistema Paese – commenta Gian Luca Galletti, Ministro dell’ambiente –. La riforma (approvata dalla Camera in attesa del parere del Senato) che discute il Parlamento ci avvicina a questo obiettivo, ovvero quello del rafforzamento di una nuova ‘governance della sostenibilità’ che deve partire dalla sensibilizzazione degli enti, delle imprese, della popolazione locale e arrivare a valorizzare in maniera sostenibile i territori verdi che rappresentano la ricchezza dell’Italia”.

Per fare sì che la natura continui a rappresentare un richiamo per il turismo sono infatti necessarie infrastrutture, servizi adeguati, ma soprattutto regole, in grado di frenare gli impatti negativi di un turismo che da sostenibile possa diventare “di massa”.