Nel 2020, nonostante la crisi, uno dei pochi settori del turismo che sono riusciti a contenere le perdite è stato quello degli affitti brevi di lusso. A questo proposito, l’osservatorio di Emma Villas, player attivo nel vacation rental, ha analizzato un campione di 30mila ospiti e 430 proprietà in tutta Italia, trovando che negli scorsi 12 mesi sono registrate oltre 2.200 prenotazioni in ville, appartamenti di pregio e casali con piscina privata, per oltre 3.200 settimane prenotate.
In tutto, il segmento in esame ha subito una perdita complessiva del 25%, poco in confronto al -68,6% relativo alla presenza di turisti stranieri in Italia. In Italia – si legge ancora nell’osservatorio – tra case di pregio, ville e villini si arriva a circa 2,4 milioni di unità, moltissime delle quali non sono sul mercato. Quelle disponibili e più ricercate sono in Toscana, Marche, Umbria ed Emilia-Romagna.
Parliamo di un settore che ha provato a trovare soluzioni nuove e innovative per garantire viaggi in termini di privacy, sicurezza e qualità. E se nel 2019 i connazionali rappresentavano poco più del 13% del totale dei nostri ospiti, nel 2020 circa il 54% delle prenotazioni sono state confermate da italiani”, ha spiegato Giammarco Bisogno, presidente e ceo di Emma Villas.
Nel 2020 gli italiani hanno soggiornato in media 1,49 settimane in ville ad affitto breve, spendendo circa 5.100 euro a prenotazione, pari a 3.400 euro a settimana. Dall’estero sono arrivati soprattutto tedeschi (11%) e svizzeri (8,5%), che hanno preso il posto di inglesi e statunitensi, turisti che fino al 2019 rappresentavano rispettivamente il 20% e il 15% del totale degli arrivi.