Come saranno, se le faranno, le vacanze degli italiani’ E’ la domanda a cui ha cercato di dare una risposta l’indagine realizzata a fine luglio per Federalberghi dall’Istituto ACS Marketing Solutions, con risultati che indicano una crescita delle partenze rispetto allo scorso anno ma ancora un saldo negativo rispetto all’ultimo anno buono che è stato quello del 2011. E indicano anche un blocco, non solo psicologico dovuto ad una stagione meteo alquanto balorda, che vedrà più la metà degli italiani rinunciare alle vacanze.
Italiani che partono…
I nostri connazionali che hanno deciso di godere delle proprie ferie in una località di villeggiatura o dormendo almeno 1 notte fuori casa crescono nel quadrimestre estivo che va da giugno a settembre.
Sono infatti circa il 47%, pari a 28 milioni di persone tra maggiorenni e minorenni, gli italiani che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze. Gli indecisi sono appena il 3,8% a conferma di una situazione ormai consolidata.
La durata delle vacanze estive quest’anno è mediamente di 9 notti rispetto alle 11 notti del 2013 (-18%) e nell’81% dei casi (oltre 22,7 milioni) gli italiani rimarranno in Italia (rispetto all’87% del 2013, quando si mossero in oltre 23 milioni nel Bel Paese) mentre nel 18% dei casi (oltre 5 milioni) andranno all’estero (rispetto al 13% del 2013, quando partirono in 3,6 milioni).
Il giro d’affari si attesta sui 17 miliardi di euro rispetto ai 16,2 miliardi di Euro del 2013. Per quanto riguarda la clientela straniera, dai dati dell’Osservatorio Federalberghi emerge un incremento tendenziale del +2,5%.
… ed italiani che restano a casa
Quasi 30 milioni saranno gli italiani che invece resteranno a casa, nel 58% dei casi per motivi economici rispetto al 54% del 2013. Solo il 5% di essi, ha dichiarato che farà le vacanze in un altro periodo dell’anno.
A spasso per il Belpaese
Gli italiani si confermano gente di mare. Nella generalità dei casi infatti, la vacanza estiva è ‘consumata’ in località marine. Il 70% rispetto al 69% del 2013 preferisce la spiaggia, con il dettaglio che vede il 48,5% scegliere il mare della Penisola o delle due isole maggiori (rispetto al 47,4% del 2013), mentre il 21,8% (rispetto al 21,4% del 2013) riversarsi nelle isole minori. Segue in classifica generale la montagna con il 15,1% delle preferenze (rispetto al 16,6% del 2013) ed in crescita le località d’arte maggiori e minori con il 5% (rispetto al 4,2% del 2013). In calo le località termali e del benessere con il 2,4% della domanda (rispetto al 2,9% del 2013) ed in leggera risalita le località lacuali dove si attesta l’1,6% della domanda complessiva italiana (rispetto all’1,4% del 2013I).
In viaggio verso l’estero
I 5 milioni di italiani (rispetto ai 3,6 milioni del 2013) che varcheranno il confine, si dirigeranno prevalentemente verso le grandi capitali europee a discapito dei mari tropicali delle località esotiche che scendono al 12,6% dal 15,2% del 2013, con un’impennata delle Canarie al 74,5% dal 51,8% del 2013 a discapito del Mar Rosso che, complici i noti motivi legati allo sconsiglio appena revocato, scende al 25,5% dal 48,2% del 2013.
Qualche euro in più da spendere
La spesa stimata per la vacanza estiva principale (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) è di 742 euro (rispetto ai 723 euro del 2013). Nel dettaglio, per la vacanza in Italia vengono spesi in media a persona 660 euro rispetto ai 670 euro del 2013. Per la vacanza oltreconfine la spesa media pro-capite si attesta invece sui 1.080 euro rispetto ai 1.062 euro del 2013. Il giro d’affari complessivamente prodotto, considerando l’incremento d’italiani all’estero con conseguente spesa maggiorata rispetto alla vacanza nel Bel Paese, è di 17 miliardi di euro, in aumento del 4,6% rispetto all’estate 2013 (quando l’importo fu di 16,2 miliardi di euro).
Si dorme in albergo o dagli amici
Tra le tipologie di soggiorno, scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo rimane il leader incontrastato. Il 29,2% lo sceglie rispetto al 30,6% del 2013. Seguono, nell’ordine, la casa di parenti o amici con il 19,3% come nel 2013, la casa di proprietà con il 14% come nel 2013, l’appartamento in affitto con l’11,2% (9,4% nel 2013), il villaggio turistico col 7,8% (9,6% nel 2013). Cala il residence col 5,7% (7,1% nel 2013), sale il bed&breakfast con il 3,3% (2% nel 2013) e rimane stazionario il campeggio con il 2,7% (2,8% nel 2013).
E se scende la pioggia…
Capitolo maltempo: è innegabile che le avverse condizioni meteo che fin qui hanno caratterizzato l’estate su gran parte della penisola con record storici di pioggia caduta sulle città, abbia condizionato anche la voglia di partire o di godere appieno delle località di villeggiatura, influenzando le scelte dei viaggiatori.
Giugno ha segnato -9% di partenti e luglio è arrivato ad -14% per un calo complessivo pari a quasi 800 mila italiani nel bimestre (da 9,4 milioni nel 2013 a 8,6 milioni nel 2014).
Quanto alle previsioni di agosto e di settembre, secondo l’indagine commissionata da Federalberghi, il primo mantiene le quote dell’anno scorso (57% della domanda) ed il secondo passerebbe dall’8,4% del 2013 al 9,4% di quest’anno.