Al via ITB Berlin 2023, fiera internazionale del turismo (7-9 marzo) che vede la consueta presenza dell’Italia e di Enit. L’Ente ha presentato le proprie performance dettando buoni pronostici per l’anno in corso.
Un mercato che promette bene per il 2023, se a gennaio gli arrivi aeroportuali dalla Germania, pari a 32.972, (+88,5% sul 2022) incidono per il 9% sul totale internazionale in Italia. Nella classifica dei principali mercati di provenienza, i viaggiatori tedeschi si posizionano secondi dopo gli statunitensi (47.236 arrivi, +91,4%) e a parimerito con i britannici (33.240 arrivi, +78,1%). Nel mese di gennaio è Milano la prima destinazione dei tedeschi con il 28% circa dei flussi aeroportuali totali. Segue Roma che accoglie il 26,2% dei viaggiatori e Venezia con una quota parte del 10,3%.
Per i viaggiatori tedeschi Roma si conferma la principale destinazione: accoglie il 22% circa degli arrivi aeroportuali dalla Germania, oltre 254.300, con un aumento del +75,5% sul 2021. Nella Top 3 seguono Milano e Napoli raggiunte da 175.200 (+145,7% sul 2021, il 15,1% sul totale 2022) e 119.400 (+51,1% sul 2021, il 10,3% sul totale 2022) viaggiatori tedeschi nel 2022.Tra le mete più ambite in termini di aumenti, anche Bologna (48.748 arrivi; +136,2% 2022/2021), Pisa (22.092; +134,3%) e Torino (18.040; +128,9%).
I tedeschi viaggiano verso l’Italia soprattutto in economy: 729 mila passeggeri in classe economica nel 2022 (+62,3% sul 2021), il 62,8% del totale. Tuttavia, sono in aumento anche coloro che viaggiano in business (391.517 arrivi, +26,7% nel 2022 sul 2021) e prima classe (1.580 arrivi, +300%). Oltre il 61% degli acquisti dei biglietti viene effettuato direttamente presso le compagnie aeree e circa il 18% presso le agenzie di viaggio tradizionali.
Tra febbraio e aprile 2023, la Germania risulta il secondo mercato di provenienza, dopo gli Usa, con 124.485 prenotazioni aeroportuali previste al momento verso l’Italia, in crescita del +90% circa su febbraio-aprile 2023. Uno dei cinque viaggi prenotati attraverso i tour operator tedeschi mostra la regione alpina con il Lago di Garda come meta di viaggio di preferenza. Sono soprattutto i viaggiatori provenienti dalla Baviera e dalla Renania a scegliere maggiormente l’Italia. Con il 40% di volume di prenotazioni in più, la regione sta acquisendo ancora più importanza. La crescita maggiore si registra dalla Germania orientale.
“La nostra presenza significa anche cementificare ulteriormente il rapporto amichevole e di rispetto reciproco che storicamente lega Italia e Germania sia in termini più generali di relazioni internazionali che, nella fattispecie, in termini squisitamente turistici. La Germania, infatti, rappresenta la quarta Nazione più visitata dagli italiani e, inoltre, è il primo mercato incoming per l’Italia. Nel 2022, per esempio, si sono registrati 9,4 milioni di visitatori tedeschi nel Belpaese, con 58,5 milioni di pernottamenti e una permanenza media di 6,2 giorni. Si tratta di un turismo sempre più diversificato, di persone che vengono e tornano in Italia per scoprire ogni volta nuove destinazioni e provare nuove esperienze ed esplorare sempre anche destinazioni minori e meno conosciute. I rapporti tra queste due Nazioni, però, sono ancora più profondi, se consideriamo gli oltre 800mila italiani che risiedono in Germania; è un qualcosa che va oltre il turismo ma che, al contempo, ne è fortemente correlato anche in relazione al turismo delle radici di cui, nel 2024, ci sarà appunto un anno dedicato”, dichiara il ministro del Turismo Daniela Santanchè.
“È un mercato fiorente che alimenta anche l’indotto. I viaggiatori dalla Germania amano restare in Italia almeno una settimana: circa il 25% degli arrivi aerei del 2022 copre soggiorni da 6 a 8 notti (26,5% per il 2021). Scelgono l’Italia soprattutto per vacanza. Nel 2022 l’81% degli arrivi aeroportuali dalla Germania è legato al profilo leisure. Segue il target gruppo con una quota dell’11,5%, mentre il segmento business ha un’incidenza del 5,3% sul totale flussi”, commenta la ceo Enit Ivana Jelinic.