Si chiama IvreaeCanavese la piattaforma di destinazione ideata dall’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese per promuovere il territorio, che sarà online a fine ottobre, prima nella versione italiana e poi in quella inglese.
Obiettivo dell’iniziativa, comunicare e valorizzare il patrimonio di Ivrea e del Canavese con particolare riferimento alle risorse storico-culturali e naturalistiche, agli eventi, agli itinerari tematici e alle attività connesse alla fruizione turistica del territorio.
“Abbiamo intrapreso un nuovo corso, quello di posizionarci come una destinazione turistica vicina, sostenibile, ricca di spunti per soggiorni e vacanze tutto l’anno e inaspettata. Un obiettivo che abbiamo maturato insieme a tutte le realtà presenti in Agenzia (oltre 65 soci pubblici, privati e del terzo settore) e che stiamo concretizzando dotandoci degli strumenti necessari”, ha commentato Luisa Marchelli, Presidente dell’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese.
Il progetto della nuova piattaforma, in particolare, è basato su un concetto innovativo di Destination Management System. Si tratta infatti di una piattaforma software integrata, creata per gestire i processi chiave di comunicazione della destinazione turistica, e che si presenta come un ampio contenitore con tutte le informazioni sul territorio (anche interattive), dalle località agli eventi e itinerari, per renderli fruibili al pubblico su qualsiasi device.
In questo modo, l’utente finale può costruire il proprio itinerario di viaggi, all’interno di quattro macro aree di ispirazione quali natura, cultura, enogastronomia, turismo attivo, in funzione dei propri interessi e in base a diversi parametri, come, per esempio, la durata, il tempo disponibile per ogni singola visita, la distanza da percorrere a piedi tra un’attrattiva e l’altra, oppure in auto, per raggiungere località più lontane.
Il biglietto da visita “turistico” del Canavese può contare su 4 dei cinque siti Unesco del Piemonte: Ivrea, Città Industriale del XX secolo, proclamata nel 2018; il Castello di Agliè, una delle Residenze Sabaude Patrimonio Unesco dal 1997; l’insieme dei Palafitticoli Preistorici dell’Arco Alpino, tra cui anche quelli del Lago di Viverone, nel Canavese, a cavallo tra le province di Torino e di Biella; e infine il Sacro Monte di Belmonte, il più recente incluso nei Sacri Monti piemontesi Unesco. Inoltre, la Riserva della CollinaPo, che tocca anche il Canavese, fa parte dell’Unesco Man&Biosphere.