Il Kenya lancia un programma di sostegno al mercato charter internazionale per provare a tamponare la profonda crisi degli arrivi registrata negli ultimi anni dovuta a diverse cause, non ultima quella legata alla sicurezza. Fra le aree in maggiore sofferenza c’è la regione costiera che ha nel turismo la principale fonte di reddito, ed ha fortemente sofferto per la riduzione del numero di charter e la conseguente diminuzione di prenotazioni. Per superare questa situazione il Governo sta approntando una serie di misure con lo scopo di stimolare la domanda turistica.
Secondo le stime dell’UNWTO, il 54% del turismo internazionale si sposta in aereo, percentuale che in Africa sale a circa il 70%. Nell’economia kenyana, inoltre, si calcola che un volo charter turistico che porti nel Paese una media di 290 passeggeri a settimana contribuisce per almeno 1,65 miliardi di scellini (ca. 14.600 euro) alla spesa turistica locale. Per questi motivi la crescita del settore aereo è ritenuto dal Ministero uno dei fattori chiave per la ripresa e il successo del settore turistico.
Attualmente l’aeroporto di Mombasa riceve 3 linee aeree charter rispetto alle oltre 30 di alcuni anni fa e il Governo, che ha ampiamente lavorato all’incremento dalla sicurezza nel Paese, è pronto a sostenerne il ritorno, con il nuovo Charter Incentive Program (CIP).
In base a questo programma tutti i voli charter turistici in arrivo all’aeroporto Internazionale di Mombasa, secondo quanto annunciato dan nuovo ministro del turismo Nabjib Balala, potranno godere dell’annullamento delle landing fee per un periodo di 30 mesi, dal 1 gennaio 2016 al 30 giugno 2018 e, nello stesso periodo, della sovvenzione di 30 dollari per ogni passeggero internazionale che sbarchi in Kenya.
Per accedere al programma di sovvenzioni, le linee aeree devono assicurare che almeno l’80% dei passeggeri su ogni volo sbarchi a Mombasa o Malindi e che la tratta sia operata per un minimo di due anni consecutivi.
Il Charter Incentive Program è stato pensato con lo scopo di supportare le compagnie nelle spese di commercializzazione delle rotte verso il Kenya, stimolare la programmazione di voli e incoraggiare nuove compagnie a operare sul Kenya, oltre che premiare le linee charter che si impegnano nel lungo periodo a portare turisti in Kenya.