Nel 2014 i turisti cinesi hanno totalizzato 109 milioni di viaggi oltremare, il 20 % in più rispetto all’anno precedente. Ma da ora i turisti cinesi maleducati non potranno più viaggiare all’estero, come riporta una notizia de Il Messaggero.
In Cina il turismo incivile è diventato un problema per l’industria turistica nazionale, tanto che il Governo ha stilato una lista nera di cittadini che non potranno lasciare il Paese a causa di comportamenti poco ortodossi tenuti fuori dai confini nazionali.
Un esempio che vale per tutti è quello di Wang Sheng e Zhang Yan, i due viaggiatori che lo scorso dicembre sul volo da Bangkok a Pechino non si sono seduti nei posti a loro assegnati, hanno lanciato spaghetti contro una hostess e minacciato di far esplodere l’aereo. L’Ufficio di Civilizzazione, insieme ad altri dipartimenti governativi, ha steso un protocollo di regole per porre un limite alla maleducazione dei propri concittadini. Molte nazioni ospiti probabilmente non sarebbero così intransigenti nei confronti dei visitatori villani, in quanto la Cina è il Paese che più di tutti contribuisce all’industria del turismo globale. Ma la Madrepatria non è dello stesso avviso.