La crescita rallenta ed Etihad Airways, il terzo più grande vettore del Golfo dopo Emirates e Qatar Airways, licenzia fino a 3.000 persone. Negli ultimi otto anni il personale di Etihad è quasi triplicato, raggiungendo quota 20.292. Comprese le filiali e i lavoratori all’estero, ad oggi i dipendenti sono 26.769, mentre la flotta è passata da 42 a 122 aerei. Dopo anni di espansione aggressiva, per far fronte a un rallentamento della crescita la compagnia aerea degli Emirati sembra intenzionata a licenziare parte del personale. Etihad sta infatti intraprendendo “revisioni nell’organizzazione e ristrutturazioni per ridurre i costi e migliorare la produttività e i ricavi”, annuncia un portavoce della compagnia.
Questo si tradurrà in una certa riduzione dell’organico in alcune parti del business, proprio a causa di uno “scenario sempre più competitivo” e dell’indebolimento dell’economia globale, specifica il portavoce.
I licenziamenti sono iniziati nelle ultime settimane e varieranno da circa 1.000 a 3.000 posti di lavoro, riporta Il Sole 24 Ore. Diverse decine di persone hanno già lasciato il dipartimento di Etihad che si occupa di information technology e altre riduzioni sono previste anche nelle risorse umane e nelle unità commerciali di vendita. Secondo un’altra fonte della compagnia, i tagli dovrebbero coinvolgere anche l’equipaggio di cabina e il personale di terra. Il portavoce di Etihad ha però rifiutato di specificare il numero di licenziamenti.