A quasi un anno dagli attentati del 13 novembre, in Francia si pensa a un piano da 40 milioni di euro per rilanciare il turismo. La strage del 2015 ha danneggiato l’immagine di Parigi e a pochi giorni dalla commemorazione il premier Manuel Valls punta a un piano di rilancio di un settore in crisi, che rappresenta il 7,5% del Pil francese. Da gennaio le presenze sono infatti crollate dell’8,1%, con un impatto pesante su alberghi, ristoranti, musei e monumenti.
In meno di un anno i visitatori del Louvre sono crollati del 20%, -15% alla Tour Eiffel. A disertare sono stati soprattutto asiatici, giapponesi (-39%) e cinesi (-23%), ma anche tedeschi (-10,8%) e americani (-4%), per un ammontare di perdite che quest’anno supereranno il miliardo di euro. A oggi poi molti TO rifiutano di coprire i costi assicurativi di chi visita Paesi in stato d’emergenza.
Il Governo pensa quindi a investire 40 milioni di euro per riportare i visitatori, in particolare nella capitale, rifersce una notizia Ansa. L’obiettivo è rassicurare gli stranieri, e 15 milioni di euro andranno perciò al rafforzamento della sicurezza.
Molti quartieri turistici verranno dotati di nuovi sistemi di videosorveglianza e si pensa a rafforzare le misure di sicurezza anche in una trentina di musei, spazi espositivi e luoghi di grande richiamo, come il Mont-Saint-Michel.
Inoltre i visitatori potranno disporre di procedure amministrative più facili, ad esempio, per sporgere denuncia o passare i controlli doganali. Gli aeroporti parigini di Orly e Roissy-Charles-de-Gaulle verranno dotati di decine di totem elettronici per accelerare il controllo passaporti, e i restanti 25 milioni di euro andranno a misure tecniche di sostegno al settore, incluse pubblicità e comunicazione.