La polemica a distanza tra TTG e Astoi prosegue: in un editoriale pubblicato ieri il direttore di TTG Paolo Audino replica alla presa di posizione di Confindustria Viaggi sulla partecipazione in fiera dei propri associati e alle accuse di conflitto di interessi.
Nella sua nota del 15 settembre Astoi, oltre a precisare che l’associazione avrà un proprio spazio in fiera, spiega l’assenza di alcuni associati a TTG Incontri con la crisi generale del format delle fiere che, se da una parte vengono allargate a nuovi soggetti del settore turistico, dall’altra diventano meno funzionali al business dei tour operator. A dimostrazione di questo la mancata presenza degli stand di molti tour operator Astoi anche nelle altre manifestazioni b2b dedicate al turismo.
D’altronde se molti tour operator, tutti aderenti ad Astoi, rinunciano alla presenza alle fiere di settore può apparire legittimo il sospetto che non si tratti solo di una coincidenza ma di una scelta discussa e maturata all’interno dell’associazione. Specie se, come le voci di corridoio sembrano suggerire, alcune partecipazioni sono state prima confermate in early booking e poi cancellate in blocco.
E in effetti nel suo editoriale Audino mette Astoi di fronte alle proprie responsabilità: “Ovviamente mi è chiaro che Astoi sarà in fiera, non a caso ho parlato di “alcuni operatori” appartenenti all’associazione. Proprio in quanto associazione mi aspettavo che le più che legittime motivazioni di alcuni suoi aderenti fossero gestite con maggiore cura e attenzione: che un format fieristico cessi di essere prioritario per una categoria o per una parte di essa fa parte delle normali logiche industriali, e infatti noi di TTG abbiamo cercato di discutere opzioni e alternative, ma ci è stato di fatto sempre impedito proprio da chi, per rappresentanza, avrebbe invece dovuto agevolare dialogo e soluzioni. I motivi? Non li conosco, ma da alcuni atteggiamenti che registriamo da qualche mese a questa parte, sono autorizzato a pensare che il format fosse un pretesto. Spero però di sbagliare”.
Audino rispedisce al mittente anche le accuse di “disdicevole conflitto di interesse” nell’essere contemporaneamente amministratore e blogger di TTG: “Se c’è qualcosa di disdicevole mi pare essere quell’auspicio di separare la gestione della fiera da quella del giornale. Ricordo agli amici di Astoi che sono sempre io, il disdicevole, a dettare la linea editoriale di tutta la nostra informazione. Lo faccio da tantissimi anni e se il giornale è oggi così autorevole e così ben condotto lo si deve proprio alla trasparenza di un giornalismo dei fatti che ho sempre inculcato alla mia squadra”.
Audino rivolge un pensiero anche a chi come noi si diverte a raccontare i retroscena con titoli enfatizzati: “Tranquillizzo i più maliziosi sul fatto che nessuna posizione, per quanto dura possa essere, per me non costituirà mai una dichiarazione di guerra. Le guerre non servono. E poi accade spesso che proprio da una scazzottata nascano i legami più solidi”.
Tutto chiarito dunque? Staremo a vedere ma sembra evidente che i rapporti non siano più come prima e servirà qualcosa più di una stretta di mano per ricucire. Siamo anche in grado di dirvi quando è avvenuta la rottura: più o meno tra fine giugno e inizio luglio di quest’anno. Un paio di indizi a sostegno della tesi: abbiamo svolto una ricerca sul sito di TTG per vedere quante volte è stato citato di recente il presidente di Astoi, Luca Battifora. Nei mesi di maggio e giugno è nominato in ben 16 articoli di TTG. Tra luglio e settembre solo in uno. E proprio in quel periodo, il 7 luglio, è stato pubblicato questo articolo sui punti di forza dei piccoli Tour operator. Sì, quelli che non aderiscono ad Astoi 😉