La Russia è pronta per i viaggi nello spazio intorno alla Luna. Ma i posti disponibili sono solo otto, e il biglietto è un po’ caro: 150 milioni di dollari (132 milioni euro, andata e ritorno. Il piano per i primi viaggi turistici spaziali diretti alla Luna è stato annunciato dalle due società russe S.P. Korolev Rocket e Space Corporation Energia (Rsc). Lo sbarco sul suolo lunare non è previsto, solo il sorvolo del nostro satellite, proprio come fece l’Apollo 8 la vigilia di Natale del 1968.
“Siamo nella fase preliminare di design della capsula”, una navicella Soyuz modificata, spiega al giornale russo Izvestia Vladimir Solntsev, il dirigente russo che collabora con la compagnia americana Space Adventures per cercare clienti interessati al programma. “Stiamo valutando otto possibili candidati per il viaggio. Tra questi c’è una famiglia giapponese composta da quattro persone. Quando avremo un buon numero di prenotazioni inizieremo con la fase operativa vera e propria”, aggiunge Solntsev.
Il primo viaggio, riferisce Il Corriere della Sera, è previsto entro il 2020. E tra coloro che hanno iò mostrato interesse c’è anche il regista James Cameron, l’autore di Titanic e Avatar. In ogni caso il settore dei viaggi turistici nel cosmo è in pieno fermento, e i lanci potrebbero essere molto più vicini nel tempo di quanto si creda. Lo scorso marzo Jeff Bezos, fondatore di Amazon e della Blue Origin, dichiarava che il primo volo turistico con la sua compagnia spaziale avverrà nel 2018. E oltre a Blue Origin si stanno impegnando anche i miliardari Richard Branson, con la Virgin Galactic, ed Elon Musk, con SpaceX.
Si trattarebbe però di voli suborbitali, ovvero a un centinaio di chilometri di altezza. Niente a che vedere con il viaggio sulla Luna prospettato dai russi.