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La sfida di Turkish Airlines sulle rotte fra Europa e AsiaERT

Il baricentro dell’economia si sposta verso Oriente e Turkish Airlines punta sul ruolo della Turchia di ponte fra Est ed Ovest, ossia fra Europa e Oriente. La compagnia è forte dei numeri che già oggi la vede movimentare oltre 54,7 milioni di passeggeri l’anno fra quelli in arrivo o in transito nel Paese eurasiatico. Nel 2014 ha conseguito un incremento a doppia cifra del numero dei passeggeri trasportati sia a livello mondiale (+13,3%) che in Italia (+12%) mentre si assiste ad una forte crescita annuale dei viaggiatori provenienti dalla regione Asia Pacifica (+,5% all’anno).

“La posizione geografica strategica del nostro hub di Istanbul ­– ha spiegato Hikmet Mesut Turkseven, Turkish Airlines General Manager nel corso di un incontro alla Bit – il nostro costante impegno nel continuare a migliorarci e la nostra empatia nei confronti di culture, usanze e necessità diverse ci hanno permesso, nel corso dell’ultimo decennio, di incrementare dell’oltre 360% il numero dei passeggeri, molto di più rispetto alla media globale di +60%. E i nostri piani anche per il futuro sono di continuare a crescere e rinforzare il nostro ruolo globale”. Proprio per questo motivo, la compagnia aerea aggiungerà al proprio vasto network alcune nuove, importanti destinazioni nel 2015: Bari in Italia, Manila nelle Filippine, Taipei in Taiwan e San Francisco negli Stati Uniti d’America. Turkish Airlines, inoltre, si sta iniziando a preparare per l’inaugurazione del terzo aeroporto di Istanbul. Questo nuovo centro nevralgico per il trasporto aereo, che dovrebbe essere ultimato nel 2017 e che avrà una capacità di oltre 150 milioni di passeggeri, è un candidato a diventare il più grande aeroporto d’Europa nonché il terzo più grande del Mondo.

L’ambizione di Turkish Airlines fa leva sulle analisi presentate nell’occasioni da Magda Antonioli, docente del Master in Economia del Turismo (MET) dell’Università Bocconi. “Le macro tendenze per i prossimi 20 anni del traffico aereo, sia passeggeri che cargo – ha spiegato – identificano un forte spostamento dei flussi “verso e da Oriente”, stimolato proprio dal trasporto aereo e dall’integrazione internazionale. Questo flusso, dovuto alla crescita della competitività di nuovi mondi come Cina, Indonesia, India e Vietnam, all’emergere di nuove classi con motivazioni turistiche e all’aumento della popolazione e del reddito, rendono necessaria la creazione di prodotti e offerte dedicati”.

In questo ambito, anche Fidenza Village, che ha portato la sua testimonianza al meeting milanese, ha spiegato di aver registrato un incremento delle vendite Tax Free agli ospiti stranieri per 34 trimestri consecutivi e un +61% per gli ospiti cinesi nell’ultimo trimestre del 2014. Per questo l’outlet emiliano ha creato diverse soluzioni e pacchetti dedicati ai “nuovi” turisti provenienti dall’Oriente, proprio per far fronte a questa crescente domanda. Mauro Acquati, Deputy Tourism Director di Fidenza Village, ha specificato inoltre che in vista di Expo sarà fondamentale implementare ulteriormente queste soluzioni e potenziare i servizi.  Come spiegato, infatti, dal Direttore Ticketing e Turismo di Expo Milano 2015 Alessandro Mancini, anche l’Esposizione Universale si sta adattando a questo spostamento degli equilibri economici e turistici. Expo Milano 2015 inaugura un nuovo modello, non volendo essere solo una dimostrazione delle più avanzate tecnologie al mondo, ma un evento globale e interattivo, che ha per protagonisti i Paesi Partecipanti, le Organizzazioni internazionali, le associazioni della società civile, i partner e la comunità scientifica ed economica internazionale. I Paesi asiatici avranno un ruolo fondamentale all’interno di Expo Milano 2015 e i flussi previsti da Oriente contribuiranno significativamente al raggiungimento dei 20 milioni di visitatori previsti.