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La Sicilia punta ai mercati internazionali col turismo religioso e naturalisticoERT

Secondo l'assessore al turismo della Regione Sicilia, Cleo Li Calzi, il turismo nell'isola crescerà del 10%, una percentuale che può salire ulteriormente sviluppando il turismo religioso e naturalistico

Un nuovo modo di guardare al turismo, dicendo addio alle politiche localistiche e puntando ai mercati nazionali e internazionali. L’assessore al turismo della Regione Sicilia, Cleo Li Calzi, ha presentato così la nuova strategia per l’isola. “Un’inversione di metodo che secondo gli operatori sta dando già i primi frutti – ha sottolineato l’assessore, al sesto mese di mandato – con una previsione di crescita del 10% della domanda turistica, ma ovviamente miriamo a molto di più”. L’obiettivo finale è infatti quello di “sviluppare il turismo in un’ottica di filiera, migliorando l’appeal della Sicilia, aumentando i tempi di soggiorno e migliorando l’accessibilità”.

In particolare, l’attenzione si concentra sul turismo religioso e naturalistico due settori per i quali l’assessorato ha emanato un bando, con una dotazione di 1,8 milioni di euro, per il finanziamento di itinerari dedicati. Al momento sono arrivate 78 richieste, che saranno finanziate per un massimo di 200 mila euro ciascuna. A ottobre, Monreale ospiterà la prima Borsa internazionale del turismo religioso, primo grande evento internazionale nell’ambito dell’anno del Giubileo.

Grande attenzione anche al cosiddetto turismo relazionale, che vede come “base” gli alberghi diffusi, sempre più numerosi sull’isola.

Per quanto riguarda i mercati internazionali, l’attività dell’assessorato si è concentrata “sull’attivazione di nuove rotte aeree dirette”, in abbinata con la promozione di educational realizzati insieme a operatori asiatici, americani e nordeuropei. Tra le novità in arrivo, il volo charter in arrivo da settembre tra Seul e Palermo.