App e servizi oggi molto noti in Italia come Waze, Wix e Fiverr hanno in comune la provenienza da Israele, un ecosistema imprenditoriale che negli ultimi anni ha favorito enormemente lo sviluppo di startup innovative. Una delle ultime nate in questa isola felice è Guesty, piattaforma per property manager che semplifica la gestione degli affitti brevi. Forte dell’ultimo finanziamento di 35 milioni di dollari, ottenuto dalla chiusura in primavera di un round di Serie C, Guesty ha deciso di accelerare la propria espansione all’estero e ha scelto l’Italia per inaugurare la sua terza sede fuori da Israele: l’esordio avverrà a settembre con l’apertura dell’ufficio di Milano che impiegherà, inizialmente, 4 persone. L’obiettivo della startup è quello di consolidare la propria posizione di leadership come soluzione software end to end per gestire gli affitti a breve termine. Per questo l’Italia rappresenta una scelta strategica in quanto mercato tra i più dinamici e ambiti nel settore degli affitti brevi: secondo gli ultimi dati rilasciati da Airbnb l’Italia è il quarto mercato mondiale per impatto economico diretto dopo Usa, Francia e Spagna con quasi 5,4 miliardi di euro di ricavi nel 2018 derivanti dalla sola piattaforma di San Francisco.

Così, dopo l’ingresso negli Stati Uniti, a Los Angeles, e in Spagna, con una sede nella città di Barcellona, ora Guesty vuole investire nel mercato italiano degli affitti brevi, proponendo la sua innovativa piattaforma di property management, che semplifica le complesse esigenze operative che accompagnano la gestione del business. La startup ha già localizzato in italiano il suo sito web, all’indirizzo https://www.guesty.com/it/homepage-it/ dove i property manager possono richiedere una demo gratuita del software gestionale.

L’obiettivo dell’ultimo finanziamento di Serie C da 35 milioni di dollari (oltre 31 milioni di euro ) era appunto quello di aprire nuovi uffici in mercati chiave dall’alto potenziale di crescita, come appunto l’Italia, migliorare le performance della propria piattaforma software con l’introduzione di algoritmi di intelligenza artificiale e auto apprendimento, nonché aumentare la propria presenza in segmenti di mercato verticali correlati alle proprietà immobiliari, incluso quello delle case vacanza.

Il round di finanziamento è stato guidato da Viola Growth con la partecipazione di Vertex Ventures, Journey Ventures, Kingfisher Investment Advisors, La Maison Compagnie d’Investissement nonché dagli investitori pre esistenti TLV Partners e Magma Ventures.

Il round ha quasi raddoppiato i fondi raccolti dalla startup israeliana nei precedenti round di Seria A e B, portando così il totale in cassa a 60 milioni di dollari – più di 53 milioni di euro -, consolidando la presenza nel mercato delle locazioni brevi, un mercato in cui i property manager sono sempre più alla ricerca di soluzioni tecnologiche complete in grado di aiutarli a svolgere le loro numerose attività quotidiane.

“L’analisi strategica realizzata da Guesty mostra l’alta redditività del business degli affitti a breve termine, con una dimensione di mercato potenziale di circa 169 miliardi di dollari – circa 151 miliardi di euro – registrati nel solo nel 2018”, ha affermato Amiad Soto, co-fondatore e Ceo di Guesty. “La costante crescita di questo mercato grazie a siti come Airbnb, Booking.com e molti altri, ha portato gli affitti brevi a raggiungere margini di guadagno superiori anche del 30% rispetto ai contratti di locazione a lungo termine. Grazie a una domanda così alta da parte dei viaggiatori, Guesty sta ricoprendo un ruolo cruciale nel supportare i property manager a gestire in modo più efficiente ed efficace la loro quotidiana mole di lavoro e, soprattutto, nel far crescere la loro attività. Questo mercato continuerà a crescere, visto l’effetto a catena di tendenze come il remote working, la sharing economy e i viaggi ormai diventati un bene di consumo più che un lusso”.