L’aeroporto di Bologna cresce all’insegna del green, creando una cintura di bosco per separare lo scalo dal centro urbano. Questa è solo una delle misure previste dalla strategia per collegamenti e sostenibilità messa a punto da Regione Emilia-Romagna, Provincia, Comuni di Bologna e Calderara di Reno, Società aeroporto di Bologna (SAB), in cui rientra il progetto europeo Dair, che ha favorito lo scambio di buone pratiche taglia C02 fra enti locali e dieci aeroporti Ue.
Le azioni elaborate nell’ambito di Dair: alcune su mobilità, trasporti pubblici (ad esempio, il completamento della stazione di Borgo Panigale, che sarà collegato allo scalo da una navetta elettrica), più i cento ettari di bosco della cintura verde: “L’idea – precisa Davide Serrau, direttore infrastrutture di SAB – è quella di separare l’area urbanizzata a nord dell’aeroporto dall’aeroporto del futuro. Il finanziamento di quest’opera, fra i cinque e sei milioni di euro, rientra nel piano di sviluppo da 370 mln euro di investimento per il periodo 2009-2023: mano a mano che avanziamo a livello infrastrutturale avanzano anche le opere di compensazione, inclusa la cintura verde”.
“Il numero di passeggeri nel 2008 erano 4,5 milioni, oggi sono 6,5 milioni e stimiamo di arrivare a dieci milioni nel 2023” ha spiegato Alessandro Delpiano, della Provincia di Bologna, in occasione della conferenza finale del progetto Ue a Bruxelles. “Il progetto Dair ha finanziato l’audit dell’aeroporto, il progetto dell’area boscata e di una lunga pista ciclabile che collegherà l’aeroporto alla pista esistente della Via Emilia” racconta Delpiano.