L’aeroporto di Genova punta a diventare l’hub d’imbarco per le crociere di MSC e Costa nel Mediterraneo. La strategia di rilancio del Cristoforo Colombo è dunque rivolta al mare, anche per appprofittare del decreto legge di riforma dei porti, che unifica gli scali portuali di Genova e Savona in un unico punto di riferimento per la Liguria Occidentale, anche sul fronte delle crociere. Il nuovo piano industriale dell’aeroporto mira perciò a sviluppare un traffico che adesso viene intercettato in minima parte, appena 80 mila passeggeri. Lo scorso anno, riferisce la Repubblica, l’aeroporto è cresciuto del 7,5% arrivando a 1,360 milioni di passeggeri. Un traffico strettamente legato all’economia del mare, che continua a rappresentare il punto di forza del territorio. L’azione più significativa sarà quindi condotta sulle crociere, con l’obiettivo di fare di Genova e Savona l’home port rispettivamente di Msc e Costa, il punto di imbarco, e non di transito, dei croceristi stranieri. “Il nostro sforzo è convincere più passeggeri possibile a scegliere i porti della Liguria come punti d’imbarco – spiega Paolo Sirigu, direttore del Colombo – Ma solo una promozione del territorio firmata da tutti i soggetti istituzionali può consentirci di vincere questa sfida”.
Da aprile, intanto, per la prima volta Genova sarà collegata ad Amsterdam e cercherà di sfruttare al meglio l’hub di Schipol, che offre collegamenti internazionali con 69 destinazioni. E se a queste si aggiungono le 111 garantite da Parigi, si arriva a 180 destinazioni. Che si traducono in ulteriori vie di accesso per potenziali passeggeri del mare.