I corridoi non sono sufficienti per risollevare le sorti del turismo organizzato. Per questo motivo, le principali associazioni di categoria – Fto (Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio), Aidit Federturismo Confindustria, Astoi Confindustria Viaggi, Assoviaggi Confesercenti, Fiavet Confcommercio e Maavi Conflavoro – hanno chiesto delle importanti modifiche al decreto Fisco per far fronte alla situazione grave dell’intero comparto del turismo.
“La strategia dei pochi corridoi turistici Covid-free aperti non è certamente sufficiente a risollevare un settore che, solo nel 2021, ha perso 11 miliardi su 13. Il settore del turismo organizzato continua a versare in condizioni estremamente difficili e riteniamo che il governo debba rapidamente modificare approccio, garantendo più aperture sulle mete extra Ue in sicurezza, grazie a protocolli efficaci e privi di inutili rigidità. Altrimenti si favorisce soltanto l’illegalità e si fa il gioco di chi aggira le regole”, si legge in una nota congiunta.
In particolare, le associazioni hanno chiesto al Governo alcune modifiche al decreto Fisco- lavoro in votazione questa settimana in Senato.
“Le misure – proseguono le sigle del settore – prevedono 12 ulteriori settimane di Cig fino al 31 marzo e la proroga del credito di imposta affitti fino al 31 dicembre, con possibilità di cessione estesa al 30 giugno 2022. Si tratta di provvedimenti che aiuterebbero ad alleviare una situazione ormai molto difficile, che vede a rischio oltre 10mila imprese e 80mila lavoratori. Situazione dalla quale, tuttavia, possiamo pensare di uscire soltanto con una prudente e sicura riattivazione delle tratte extra Ue, proprio come avvenuto negli altri Paesi europei. Ci auguriamo che tali proposte possano trovare il parere favorevole del governo”, concludono le associazioni.