L’Unione Europea è arrivata a un punto di svolta nell’indagine su Google e sta per inviare alla società di Mountain View una contestazione formale per abuso di posizione dominante relativo all’utilizzo del sistema operativo per smarthpone e tablet Android. L’indagine è partita quasi un anno fa e aveva come obiettivo la verifica della legittimità delle applicazioni pre-installate sui terminali che montano il sistema operativo Android, in particolare Google Search, Google Maps e il browser Chrome. Un’indagine che, come raccontavamo l’anno scorso, ricorda molto da vicino quella che portò alla maxi multa del 2004 a Microsoft per la pre-installazione di Internet Explorer su Windows.
Secondo Bruxelles Alphabet (la nuova holding di cui fa parte Google), “occupa una posizione dominante sul mercato dei servizi di ricerca generale su internet, dei sistemi di sfruttamento degli smartphone già oggetto di una licenza e delle applicazioni in linea per il sistema operativo mobile Android”, come riporta il Sole 24 Ore.
Tra i rilievi della commissione Europea, prosegue il quotidiano economico, c’è quello di “Aver messo in opera una strategia volta a preservare e a rafforzare la propria posizione dominante nel settore della ricerca generale su internet, di aver impedito ai motori di ricerca concorrenti di accedere al mercato attraverso i navigatori mobili e i sistemi concorrenti”.
Ora Google dovrà difendersi dalle accuse che, se confermate, potrebbero portare a una sanzione pari fino al 10% del suo fatturato.