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Le sfide de Il DiamanteERT

Il futuro del tour operating? “Riuscire a coniugare industria e artigianalità, per dare al cliente il valore aggiunto che chiede. E puntare sulle eccellenze. Altrimenti, il tour operating muore” afferma con decisione Massimo D’Eredità, Direttore Generale de Il Diamante, in un incontro dedicato alle novità della programmazione dell’operatore del consorzio Quality Group. “Oggi il consumatore è diventato più esigente, più informato. Per noi, la sfida è riuscire a proporre un prodotto massivo il più possibile personalizzato e personalizzabile. E, in questa ottica, l’informatizzazione dei processi è complicata ma necessaria” sottolinea. Negli ultimi 12 mesi, l’operatore ha allargato e ampliato l’offerta, con nuove mete e nuovi focus di prodotto: “Oggi siamo il punto di riferimento per ‘l’Africa degli Animali’, dalla Namibia al Sud Africa, dal Kenya alla Tanzania, ma vogliamo diventarlo anche per altre mete. Come la Scandinavia e il Grande Nord: ci abbiamo investito inserendo in azienda una nuova pm con grande esperienza sulla meta (Lara Chinotti, ndr) e oggi lo presentiamo con proposte originali, in esclusiva. E il mercato sta rispondendo bene, con una crescita a due cifre”.

Sull’Africa, il prodotto storico, si è deciso di suddividere la programmazione in 3 aree di prodotto: la storica pm Claudia Agostini si è concentrata sull’Africa Australe, mentre alle new entry Massimo Gallo e Laura Schiappacasse sono stati affidanti rispettivamente l’Africa Equatoriale e l’Oceano indiano. “Abbiamo fatto scelte che ci distinguono sul mercato, puntando sulla Tanzania come meta a sé, e non come semplice estensione mare da Zanzibar, e riqualificando il prodotto Kenya, anche in questo caso partendo dai safari, con strutture in esclusiva e la più ampia offerta di tour sul mercato” sottolinea D’Eredità.

Al tempo stesso, Il Diamante gioca la carta del prodotto balneare ‘secco’, con un catalogo interamente dedicato all’Oceano Indiano (Zanzibar, Mauritius, Reunion, Seychelles, Madagascar): “Quella di posizionarci anche nel prodotto balneare puro è la nostra scommessa più particolare. L’abbiamo affrontata con un nuovo responsabile del prodotto e con l’approccio che contraddistingue il nostro DNA: niente voli charter, strutture selezionate di diversa categoria, dai resort di lusso alle guest house di charme, e proposte flessibili che permettono di combinare il mare ai safari e ai tour, in Africa con i nostri prodotti, ma anche in Asia con gli itinerari firmati Mistral, un altro operatore del nostro consorzio”.