Abiti così “golosi” da essere quasi da mangiare; alimenti tanto belli da essere sfoggiati come accessori preziosi… Nell’anno di Expo, non poteva mancare una mostra capace di celebrare il connubio tra la nutrizione, tema dominante dell’Esposizione universale di Milano, e la moda. Ecco le premesse di L’eleganza del cibo. Tales about food and fashion, allestita fino al 1° novembre presso i Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, a Roma. La mostra, a cura di Stefano Dominella e di Bonizza Giordani Aragno, si articola nelle varie accezioni proprie della moda, dal tessuto, al ricamo, all’abito, all’accessorio, e avrà come fil-rouge il cibo con un “richiamo alla natura”. All’interno delle sale museali saranno allestite differenti aree, contenitori dei progetti ispirati alla contaminazione tra moda e nutrizione, moda ed eco sostenibilità, moda ed energia. Il cibo e le materie prime della natura rappresenteranno il fil-rouge della mostra che vedrà protagonista la moda di ieri, di oggi e di domani. Abiti, accessori, immagini fotografiche e video, video mapping e visual-art costruiscono un percorso creativo contemporaneo dove il Made in Italy, l’alto artigianato e quindi la tradizione del “bello e ben fatto” sono espressione evidente di come e quanto la moda ha saputo trarre ispirazione dalla nutrizione.
Tra le 160 creazioni in mostra, tra accessori e abiti, alcuni dei quali mai presentati prima d’ora, ci sono Giorgio Armani con la sua collezione ispirata al bambù, mentre Etro fa suo lo slogan “We are what we eat” (Noi siamo ciò che mangiamo), così le stampe della Maison si colorano di pasta e crostacei crudi. Agatha Ruiz de la Prada è presente con le sue decorazioni che richiamano il cibo, tutte decisamente spiritose, mentre Gattinoni ha dedicato un’intera collezione di alta moda al cibo, in mostra il “bread dress” con bustier scolpito con vere spighe di grano e pantaloni in juta ricamati con biscotti e salatini glassati e cristallizzati. Tra Ferragamo e Antonio Marras, ecco l’immancabile Moschino, che da sempre ha trattato il cibo con ironia e come strumento di denuncia sociale. In mostra anche Ken Scott, il “giardiniere” della moda, con abiti stampati a tema asparagi, piselli, carciofi, mele…