Con i mega investimenti di Sea Linate e Malpensa si rifanno il look. Il piano industriale di Sea, approvato dal Cda a dicembre 2016, prevede infatti imponenti investimenti sui due scali milanesi. Il city airport di Milano Linate, “dove non si investe da un quarto di secolo”, commenta Pietro Modiano, numero uno di Sea, sarà completamente rinnovato in termini di infrastrutture e servizi. Si attende però la Valutazione di impatto ambientale, e il via libero del ministero dell’Ambiente per la stesura del masterplan da 550 milioni di ipotetici investimenti da qui al 2030, di cui 210 milioni a carico di terzi. La prima fese dei lavori, partita nel 2016, sarà da ultimare fra il 2018 e il 2019, con una spesa di 156 milioni di euro, 118 dei quali a carico di Sea. In previsione il rifacimento della pista e degli interni dell’area arrivi, che richiederanno la chiusura dell’aeroporto per due o tre mesi, e il trasperimento provvisorio dei voli a Milano Malpensa. Già nell’estate di quest’anno inizieranno i lavori di restyling della facciata. Ma Linate “sogna” anche un suo ampliamento, con la creazione di tre nuovi finger e un collegamento diretto tra la futura linea M4, che dal 2022 collegherà l’Idroscalo a San Babila.
Per quanto riguarda l’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa, già profondamente rinnovato, sarà completato l’intervento sul Terminal 1, base per i voli intercontinentali, e verrà ristrutturato il Terminal 2, base per i voli low cost, ora servito anche dal collegamento ferroviario con il T1 e le stazioni milanesi.
“Al netto di Expo e della presenza di Ryanair, dal dicembre 2015 Malpensa cresce in media del 10% negli ultimi mesi”, sottolinea Modiano. Guardando alle tendenze del traffico aereo a lungo termine, Malpensa “può essere un modello – aggiunge il presidente Sea -. con la crescita del numero dei passeggeri che sarà fatta per tre quarti dai low cost e per un quarto da voli intercontinentali”.