L’indotto di Expo 2015 equivale a un business per il turismo pari a 3,6 miliardi. Insieme alla ristorazione, il turismo è tra i settori merceologici per cui è stimato un maggiore indotto economico dall’Esposizione Universale nel periodo 2012-2020. Questi i dati della ricerca sull’impatto economico di Expo 2015, promossa da Camera di Commercio di Milano e la società Expo 2015, e affidata a un gruppo di ricerca della SDA Bocconi.
Il flusso di visitatori dell’evento, contabilizzato in 21.477 mila ingressi, ha generato un volume d’affari complessivo pari 9,4 miliardi di euro. E in base ai dati forniti dall’Osservatorio T.R.A.V.E.L. Expo la maggior parte dei 27,3 milioni di visitatori censiti in Lombardia nel 2015 ha indicato quale motivazione principale del viaggio la visita al sito espositivo.
I dati mostrano un indotto complessivo dell’evento nel periodo 2012-2020 pari a 31,6 miliardi di euro, corrispondente a circa l’1% della produzione nazionale, con un valore aggiunto (il PIL dell’evento) pari a 13,9 miliardi di euro. E un impatto occupazionale, in termini di unità lavorative, pari a 242,4 mila.
Il modello stima inoltre un volume d’affari prospettico pari 17,7 miliardi di euro nel periodo 2016-2020 generato dal lascito dell’evento. E in larga parte ascrivibile alle 10.000 nuove imprese nate su stimolo dell’evento, anche nel settore turismo-ristorazione, e grazie all’incrementata attrattività turistica, che potrà muovere un flusso di ritorno di visitatori su tutto il territorio italiano.
“I risultati di Expo sono un successo di tutti quelli che in questi anni hanno creduto e lavorato per questo grande evento – dichiara Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano -. Ed è un successo che fa bene alle nostre imprese perché gli effetti positivi dell’Esposizione Universale si propagano nel tempo”.