Previsione in miglioramento, seppur con segno ancora negativo, per i dati del turismo italiano e del fatturato generato dal comparto. E, in più, lieve aumento degli arrivi dall’estero. Sono queste, in estrema sintesi, le aspettative degli operatori del settore, emerse dall’ultima indagine (la quarantaseiesima) realizzata a ottobre dal Ciset-Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica presso un campione rappresentativo di imprese turistiche italiane. Secondo gli intervistati, tra novembre 2014 e aprile 2015 i dati in arrivo dal turismo straniero dovrebbero far registrare un aumento degli arrivi (+0,3% rispetto allo stesso semestre del 2013-14) e delle presenze (+0,2%). Ancora negative, invece, le attese dal turismo domestico, anche se con dati migliori rispetto allo stesso periodo di un anno fa (-2,8% per gli arrivi e -2,5% per le notti). Secondo gli intervistati, avrà il segno meno anche il fatturato complessivo del turismo in Italia (-2,3%), su cui pesa soprattutto la contrazione della spesa dei turisti italiani in Italia, a fronte di una sostanziale stabilità dei prezzi. Ma cosa spinge all’ottimismo gli operatori, nonostante il momento economico ancora incerto? A giudicare dalle risposte, gli elementi in grado di far “vedere rosa” sono le campagne marketing avviate a livello territoriale e la messa a punto, da parte degli stessi operatori, di offerte appetibili. A fare la parte del leone, poi, c’è sempre il “fattore Italia”, cioè la capacità attrattiva del nostro Paese.
In base alle previsioni degli operatori nell’inverno 2014-15 andranno bene il turismo culturale e d’arte,l’agriturismo e il turismo verde e il turismo fitness e benessere, queste ultime due tipologie date pressoché a pari merito. Buone le attese anche per le crociere, mentre il soggiorno termale tradizionale e quello montano sono previsti stabili e il turismo congressuale e d’affari in calo. Per quanto riguarda i mercati, gli operatori si aspettano il maggior dinamismo da Usa, Giappone e Germania, con una crescita più contenuta di di Regno Unito e Francia. Per quanto riguarda le mete scelte dagli italiani, le previsioni di crescita si concentrano su Croazia, Slovenia, Spagna e Francia. L’Europa Centrale è prevista stabile, mentre saranno contrassegnati da un trend negativo le destinazioni del Nord Europa, quelle americane e, in particolare, quelle sulla sponda africana del Mediterraneo e del Medio Oriente.