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Lombardia, esclusi dai bandi gli hotel che accolgono i migrantiERT

Palazzo Lombardia, sede della Regione

La Regione Lombardia ha approvato un nuovo emendamento nell’ambito della legge sul turismo in discussione in questi mesi che prevede la non ammissibilità ai fondi regionali per quegli hotel che non abbiano un fatturato derivante nei tre anni precedenti solo dal turismo.

Lo racconta Il Sole 24 ore che spiega come l’emendamento, passato con 41 sì e 29 no, è stato dichiarato propagandistico dalle opposizioni che lo hanno bollato come un modo per scoraggiare le strutture ricettiva dall’accogliere i rifugiati.

Qui riportiamo la dichiarazione su Facebook del segretario regionale del Pd lombardo, Alessandro Alfieri:

Da precisare che nel testo è stato inserito un sub emendamento che specifica: “Nel fatturato o ricavato non sono computate le entrate relative ad attività conseguenti a calamità naturali o altri eventi determinati da disastri naturali o incidenti di particolare rilevanza o altresì in esecuzione di specifici provvedimenti coattivi”. In questo modo viene mitigata la portata della norma ma la postilla è comunque considerata insufficiente dalle opposizioni.

Si spera inoltre che il testo così approvato non produca danni peggiori delle intenzioni: parlare di fatturato derivante esclusivamente dal turismo potrebbe escludere anche tutte quelle strutture che fanno ancillary revenue con la locazione di sale per meeting, organizzazione di eventi, ristorazione e altre attività che non rientrano strettamente nella definizione di turismo.