Dal primo di giugno, gli abitanti di Londra potranno condividere o affittare le loro abitazioni per brevi periodi, fino a un totale di 90 giorni all’anno, senza avere bisogno di permessi speciali e senza che ciò venga considerato come cambiamento d’uso dell’abitazione (da casa privata a pensione). Il nuovo Deregulation Act, approvato due mesi fa dal Parlamento, facilita l’operato sul mercato londinese di Airbnb, che ha deciso di festeggiare allestendo una casa galleggiante sul Tamigi. Dipinta di azzurro, è una vera abitazione, con due camere da letto, la zona giorno, un bagno e un giardinetto pensile; sarà affittabile tramite il circuito AirBnB.
Nell’ultimo anno, stanze e appartamenti proposti tramite Airbnb in Gran Bretagna sono aumentati dell’86%: “Londra è già la terza più grande città a livello globale per AirBnB e una delle più ambite destinazioni turistiche del mondo – ha commentato James McClure, il country manager locale – con queste nuove e chiare regole sull’home sharing ci aspettiamo che sempre più londinesi aprano le loro case ai visitatori da ogni parte del pianeta”.