Voli speciali per il rientro dei passeggeri (al momento già 20 mila sono in volo), aumento della capacità cargo per assicurare l’approvvigionamento per le imprese, un drastico taglio alle operazioni di volo delle compagnie del Gruppo. Sono alcune delle principali misure messe in atto da Lufthansa per fronteggiare l’impatto della pandemia del Covid 19, le conseguenti restrizioni di ingresso in molti paesi e il crollo della domanda.
“Più a lungo durerà questa crisi, più è probabile che il futuro dell’aviazione non possa essere garantito senza aiuti di Stato”, ha scritto Carsten Spohr, ceo del gruppo, in un comunicato che partendo dal bilancio del 2019, appena chiuso, prende in esame le mosse per il futuro della compagnia tedesca.
Tra le compagne del Gruppo, Air Dolomiti ha effettuato il suo ultimo volo il 18 marzo. Il 19 marzo è stato il girono dell’ultimo volo di linea regolare di Austrian Airlines, che sospenderà le sue operazioni di volo fino al 28 marzo. Brussels Airlines non offrirà voli regolari nel periodo dal 21 marzo al 19 aprile. Lufthansa sta interrompendo i collegamenti di lungo raggio a Monaco e inizialmente offrirà solo voli a lungo raggio da Francoforte. Swiss offrirà solo tre voli settimanali a lungo raggio a settimana a Newark (Usa) oltre a un programma a corto e medio raggio notevolmente ridotto. Anche l’operativo di corto raggio di Lufthansa sarà ulteriormente ridotto e solo i servizi Lufthansa CityLine saranno gestiti da Monaco. Dagli hub di Francoforte, Monaco e Zurigo, saranno servite solo alcune aree metropolitane europee. Il programma di volo di soccorso dura fino al 19 aprile e prevede solo un totale di circa il cinque percento del programma inizialmente previsto.
Circa 700 degli aerei 763 del Gruppo Lufthansa saranno temporaneamente parcheggiati.