Dopo tanti tira e molla, il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Maurizio Lupi sbotta: “Questi sindacati non li capirebbero neppure i marziani!”. E aggiunge: “I sindacati sono incomprensibili: di cosa parlano? Della rappresentanza di una grande compagnia che sarà grazie all’accordo con Etihad o di quella che chiuderà? O Alitalia tornerà a crescere, ritornando ad essere uan delle prime al mondo, oppure ci saranno 15 mila lavoratori che andranno a casa. È una sfida talmente importante per il sistema Paese che la si deve cogliere al volo”.
Come già detto anche dall’amministratore delegato di Alitalia Gabriele del Torchio “non c’è nessun ultimatum, ma la prossima settimana si dovrebbe arrivare alla firma”. Perché, anche per gli emiratini, c’è un limite a tutto. Non si può fare trattative per sempre. Poi Lupi smorza un po’ questa uscita: “Non sono assolutamente preoccupato, mi sembra che sia arrivato il tempo della responsabilità: o la crescita o il baratro; il tempo è scaduto, e noi abbiamo lavorato con responsabilità. Non c’è il rischio di un ritiro da parte di Etihad, ma i patti devono essere rispettati”. Chissà se la pensano così anche i sindacati, le Poste, le Banche, i Capitani Coraggiosi….