Machu Picchu è sovraffollato, soprattutto al mattino. Il governo peruviano si vede costretto a porre un freno all’eccesso di flusso turistico che affolla le celebri rovine Inca. Oltre a fissare un tetto di 2.500 visitatori al giorno, che però pare non contrastare del tutto l’eccesso di visitatori, ha deciso di promuovere sconti pomeridiani contro il sovraffollamento mattutino e l’inizio della ventesima Conferenza mondiale Onu sul clima, che ha luogo proprio a Lima, è l’occasione per avviare l’iniziativa.
Nei prossimi sei mesi il biglietto pomeridiano costerà 45 soles per gli adulti (circa 12,5 euro, contro i ‘normali’ 126 soles, 35 euro) e 22 soles (poco più di 6 euro), per gli studenti peruviani e quelli stranieri residenti nel Paese sudamericano. Il ministero della Cultura locale conferma che l’obiettivo è quello di alleggerire la pressione al mattino e, contemporaneamente, favorire l’utenza interna, per la quale il biglietto intero può costituire un impedimento. D’altronde, di norma l’80% dei turisti si reca al sito di mattina sia per ragioni di luce sia per ragioni termiche, perché nonostante gli oltre 2.000 metri di altitudine, Machu Picchu si trova circa a metà tra l’Equatore e il Tropico del Capricorno e affrontare gli oltre 3.000 scalini che conducono alle rovine nelle ore più calde non è una passeggiata.