Per il mancato rimborso di 50 euro a un passeggero Ryanair ha rischiato il pignoramento di un aereo. Secondo l’applicazione dell’articolo 802 del codice della navigazione, “quando risultano violati gli obblighi relativi al pagamento di tasse, diritti e tariffe” può scattare il divieto di partenza degli aerei deciso dall’Enav in alcune circostanze. E poiché Ryanair è risultata “inadempiente” nei confronti di una sentenza di rimborso, ha rischiato di vedersi pignorare un aeroplano da cento milioni di euro.
Questi i fatti. Il cliente-avvocato Alessandro Lazzari, al quale appunto era stato negato un rimborso di 50 euro dalla compagnia low cost, è arrivato all’aeroporto di Caselle accompagnato dall’ufficiale giudiziario per tentare di pignorare gli incassi di Ryanair in biglietteria. Fallito però il tentativo di pignorare la cassa, il cliente-avvocato è passato quindi a chiedere l’applicazione dell’articolo 802 del codice della navigazione. La vicenda riguarda un pacchetto di volo Cuneo-Marrakech con trasferimenti da aeroporto ad albergo andata e ritorno. Lazzari aveva pagato a metà agosto un viaggio programmato per la prima settimana di dicembre, riferisce La Stampa, ma dopo qualche settimana la compagnia aerea aveva deciso di cancellare il volo. Nello stesso tempo, proponeva ai passeggeri di scegliere tra il rimborso e un viaggio “riprotetto” da un altro operatore.
L’accredito del rimborso scelto da Lazzari è arrivato dopo poco tempo, mancante però dei 50 euro relativi ai trasferimenti dall’aeroporto all’albergo e ritorno. Il giudice di pace ha quindi condannato Ryanair a pagare una cifra che nel frattempo era lievitata, fino ad arrivare a 1.300 euro. La low cost, pare, ha inizialmente ignorato la sentenza. In una breve comunicazione, però, dichiara “Abbiamo risolto la questione direttamente con il cliente e consideriamo questa vicenda ora chiusa”.