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Matrimonio all’italiana, business da 315 milioniERT

Il trend di matrimoni stranieri nel nostro paese è in aumento: ecco che il 12 e 13 novembre, a Roma, si tiene la prima edizione della BMII – Borsa del Matrimonio in Italia

Non sono soltanto i supervip di Hollywood a scegliere l’Italia come location per le loro nozze. Continua a crescere, infatti, il numero di coppie straniere che sceglie il nostro Paese per il “giorno del sì”. Per rispondere a questa domanda in aumento, il 12 e 13 novembre, a Roma si tiene la prima edizione della BMII – Borsa del Matrimonio in Italia, specializzata nel Wedding e Wedding Tourism, un settore in capace di generare lo scorso anno oltre 1milione 221mila presenze da 25 Paesi e un fatturato complessivo di 315 milioni di euro (Fonte: JFC Tourism & Management). Per l’occasione, sono attesi decine di buyer stanieri.

Per quanto riguarda la provenienza degli aspiranti sposini, sono soprattutto gli inglesi a prediligere l’Italia per l’organizzazione delle nozze, immediatamente seguiti da americani e russi. Non disdegnano giapponesi, irlandesi e arabi. Fondamentale per gli operatori italiani è informarsi in anticipo sui luoghi d’origine e soprattutto sulle religioni e le usanze praticate

La scelta dell’Italia come luogo per celebrare il matrimonio limita ovviamente il numero dei partecipanti: solo in pochi casi si superano i 100 ospiti, mentre una buona quota di matrimoni non raccoglie più di 30 persone, sposi inclusi. Rimane alta comunque la spesa che difficilmente scende sotto i 51mila euro.
Ma perché gli stranieri scelgono di sposarsi in Italia? Non certo per i prezzi (sposarsi in Spagna o Grecia, con gli stessi servizi, costa mediamente circa il 15/18% in meno), i motivi sono altri: secondo la Ricerca condotta da JFC Tourism & Management, l’Italia rappresenta in primis “storia e bellezze culturali” (16,3%) ma anche “fascino e luogo desiderato” (12,9%), senza tralasciare motivazioni legate al fattore “romanticismo e bellezza” (12%) e al “cibo” (11%). È importante anche il motivo del “racconto” dell’esperienza, che hanno fatto amici o conoscenti che si sono sposati in Italia (10,5%), e il “paesaggio” (10%).