Mentre Maurizio Lupi, ministro dei trasporti e delle infrastrutture ha convocato un tavolo negoziale per discutere dei 1634 esuberi richiesti da Meridiana, si fa sempre più forte la voce di un interessamento per il vettore dell’Aga Kahn da parte di Qatar Airways, notizia già circolata prima dell’estate. Quando l’emiro del Qatar, Hamad Bin Khalifa Al Thani, è stato in Sardegna per discutere e chiudere accordi su importanti investimenti nell’isola, come quello del San Raffaele a Olbia. Ma che avrebbe anche incontrato l’Aga Kahn e i suoi uomini.
L’interessamento al vettore dell’Aga Kahn da parte di Qatar Airways era uscito anche durante il vertice Iata di Doha di inizio giugno, ma ora Qatar Airways gioca a carte scoperte, perché proprio uno degli uomini di fiducia dell’emiro Al Thani, Akbar Al Baker, ha annunciato in diretta Tv l’interessamento del vettore qatarino per Meridiana. Ecco, forse, il perché del taglio netto di dipendenti da parte del management del vettore, che ha fatto scatenare veementi proteste, tanto che la sede della compagnai sarda a Olbia è blindata con filo spinato e lastre in ferro alle finestre: “La compagnia è rimasta legata a una struttura industriale degli anni ‘90, ma per rimanere competitivi bisogna adeguarsi al cambiamento. Meridiana punta a una riorganizzazione aziendale ed industriale in linea con i principali concorrenti” dice l’amministratore delegato Roberto Scaramella. Tradotto; l’obiettivo è quello di abbattere drasticamente i costi per cedere ai qatarioti una società più leggera, che sconta un buco da 370 milioni di euro.
Ma proprio Scaramella e i vertici del vettore sono presi di mira dai sindacati: “Di fronte a uno scempio come quello causato ai conti ci chiediamo davvero chi sia da licenziare – attacca l’Usb –. Per risolvere l’emergenza non è necessario mandare a casa i lavoratori ma i componenti del Cda”. “Purtroppo chi ha guidato l’azienda in questi anni ha dimostrato di non saper dove atterrare – rincara la dose il segretario della Cisl Gallura, Mirko Idili –. I manager non sono neanche riusciti a gestire le ingenti risorse che il principe Aga Khan ha stanziato per evitare il fallimento”. Insomma anche MeridianaFly entra nel nel Risiko che le compagnie del Golfo stanno giocando in Europa. Di Etihad già sappiamo tutto, da Alitalia ad Air Berlin, Emirates ha sempre privilegiato la crescita organica, ma mai dire mai, ed ora ecco l’attaco di Qatar Airways. Diventeremo un paese per (turisti) arabi?