Bto 2014: il country brand index premia il Giappone. Italia al 18simo posto

Giappone
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Nel corso della Bto 2014 chiusasi ieri con un grande successo di pubblico (e di critica. Leggi: Bto 2014: chiusura con il botto. Con Booking e grandi numeri) si è parlato anche del Country Brand Index presentato poco tempo fa, che ha evidenziato come il miglior marchio del mondo sia a oggi il Giappone che, per la prima volta, batte tutti. Il  Country Brand Index viene realizzata tenendo conto dei giudizi espressi da 2.530 “opinion maker” e viaggiatori abituali (business e leisure) su 75 diversi Paesi del mondo. Gli altri Paesi sul podio sono la Svizzera, vincitrice lo scorso anno, e la Germania. “Tutti paesi superorganizzati, che piacciono per la facilità di fruizione” commenta Silvia Barbieri, Head of Strategy di FutureBrand, che parla poi anche di Italia: “Molto grave è che nella percezione generale, il Value for Money dell’industria turistica italiana è sceso di quasi 30 posizioni e questo perché a fronte di una serie di valori distintivi molto forti e consolidati quali arte, storia, natura, bellezza, cibo, moda e lifestyle, la risposta in termini di servizi è molto inferiore alle aspettative per disorganizzazione, inaffidabilità, furbizia e trasandatezza”. Forse anche per questo l’Italia si trova in 18esima posizione, perdendone tre dall’ultima rilevazione.

Cultura, Bellezza e Gastronomia sono però i temi di eccellenza che vengono attribuite all’Italia e che la contraddistinguono dal resto dei paesi presi in esame dal rapporto” ricorda Barbieri. E quindi bisogna lavorare su questi e sul made in Italy, che ha perso anch’esso un po’ di smalto: “ha un percepito valoriale molto forte, con un 5° posto, ma con una decrescita in qualità, al 12° posto.

Ritornando alla classifica generale il Giappone è risultato sempre fra le prime posizioni nelle categorie “Tradizione & cultura” e “Turismo” nonché in testa nelle categorie, essenziali, del “Potenziale di business” e del “Made in”. Nella top ten della classifica sono presenti anche Singapore e Corea del Sud, insieme a Svezia, Canada, Norvegia, Stati Uniti, Australia Danimarca e Austria.